Il segnale
14.02.2024 - 10:30
Sarà inviata alla Presidenza del Consiglio, al Ministro dell'Agricoltura, al Presidente della Regione Lazio e alle Associazioni di categoria la mozione a sostegno degli agricoltori approvata nel corso dell'ultimo consiglio comunale. Il primo obiettivo, come reso noto dal Comune di Sabaudia, è quello di esprimere un «segno tangibile di solidarietà e sostegno nei confronti degli imprenditori agricoli che oramai da diversi giorni sono in stato di agitazione per reclamare i diritti della categoria». Cosa è stato deciso in consiglio? «Una prima mozione - fanno sapere ancora dal Comune di Sabaudia - in questa direzione era stata presentata al Consiglio dal Sindaco Alberto Mosca. La Minoranza, condividendo l'iniziativa, ha però presentato un proprio emendamento, integrativo della Mozione del Sindaco, che tocca tutti gli aspetti delle rivendicazioni in atto della categoria. Dopo un prolungato dibattito e una correzione apportata al testo, l'emendamento è stato recepito con una nuova mozione, votata alla unanimità dal Sindaco e da tutti i Consiglieri di maggioranza e minoranza. L'atto deliberativo del Consiglio Comunale sostiene quindi le oltre 500 aziende agricole presenti sul territorio, quali soggetti produttivi di circa il 75% del PIL economico, che devono necessariamente essere sostenute nell'accesso alle misure premiali e nei complessi processi di transizione ecologica dei cicli produttivi». Un segnale importante quello dato da maggioranza e opposizione che sul sostegno agli agricoltori hanno segnato una linea ben precisa. Ed ora la mozione sarà inviata anche agli altri Comuni della provincia.
Il punto di vista dell'opposizione
Dal canto loro, i consiglieri di opposizione attraverso un intervento congiunto firmato da tutti (Massimi, Di Capua, Mellano, Iorio, Brina, Avvisati, Lucci) hanno in buona sostanza rivendicato il lavoro svolto per integrare l'atto. «Una mozione di poche righe - fanno sapere - quella presentata dal Sindaco, emendata sostanzialmente da un lungo ed articolato testo presentato e firmato da tutta la minoranza. Un testo che, di fatto, sostituisce per intero quello presentato che, per questioni procedurali, ha visto la forma dell'emendamento». Le considerazione dell'opposizione sono partite da quanto denunciato in questi giorni nel corso delle proteste in tutto il Paese. «La mozione - fanno sapere ancora dalla minoranza - si è incentrata sulle criticità rappresentate dalla politica comunitaria nel comparto agricolo e zootecnico, sull'aumento dei costi a carico delle imprese, evidenziando la necessità di un dialogo più stretto tra gli agricoltori, le istituzioni e la società nel suo complesso per affrontare le sfide attuali e future del settore agricolo. È importante, per questo, trovare un equilibrio tra la sostenibilità ambientale, la competitività economica e il benessere sociale nel definire le politiche agricole e alimentari. Politiche che non penalizzino i produttori chiamati a fare i conti da un lato con l'aumento dei costi e dall'altro con un sistema di commercializzazione che penalizza chi produce e chi consuma. Spesso il mercato non garantisce la remunerazione adeguata ad allevatori e coltivatori, i cui margini si sono sempre più assottigliati tanto da scomparire. Come nel caso del latte». E' stata inoltre evidenziata la necessità di difendere la stabilità del prezzo e garantire la certezza della tutela del prodotto da contraffazioni e da pratiche sleali. «A rappresentare la particolare vocazione agricola del territorio pontino - hanno concluso i consiglieri di minoranza - considerate le eccellenze della produzione di latte bovino e bufalino, del comparto florovivaistico, tra i migliori d'Italia e di quello orticolo chiamato ‘l'orto d'Europa'.
Da qui anche la richiesta delle minoranze, condivisa dalle forze politiche, della convocazione di un incontro della competente Commissione Attività Produttive con le organizzazioni di categoria, che riguardi, oltre ai temi della protesta, anche quelli del fotovoltaico sui terreni agricoli e lo smaltimento delle plastiche».
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