18.02.2024 - 09:30
Via libera all'apertura del centro commerciale a marchio Orizzonte negli spazi appartenuti al Ministero delle Finanze in viale Le Corbusier. La conferenza di servizi ha dato parere favorevole pur dopo una lunga discussione e le eccezioni dei sindacati Cgil e Uil, che chiedevano garanzie contro l'applicazione di contratti pirata ai dipendenti, e dell'associazione dei consumatori Codici che aveva chiesto tempo per esaminare meglio gli atti. Per quanto riguarda, invece, il Comune di Latina, il dirigente del Suap, Stefano Gargano, ha chiesto attenzione e regolamentazione del traffico nelle ore di carico e scarico delle merci al fine di non appesantire la viabilità in quel quadrante della città, un punto sul quale anche i delegati della Regione Lazio hanno sollecitato un'organizzazione che tenga conto della sicurezza generale. La nuova struttura commerciale avrà una superfice di 5.854 metri quadrati per settore non alimentare, di cui 1.414 metri quadrati per altri spazi (di cui 1.249 metri quadrati chiusi al pubblico e 165 metri quadrati aperti al pubblico). Il progetto è stato presentato al Comune di Latina dalla società Unifin spa, con sede a Terracina, e di cui è rappresentante legale Castrese Pagiaro.
Sulla proposta si è tenuta, appunto, una conferenza di servizi allargata ai Comuni limitrofi, oltre che alla Regione Lazio, ai sindacati e alle associazioni dei consumatori. Nel dettaglio il progetto del nuovo centro commerciale è stato illustrato per conto della Unifin dai tecnici Fabio Scalzi, progettista dell'intervento, Alessandro e Massimiliano Novaga in qualità di delegati della Unifin spa, nonchè da Umberto Baroni quale direttore generale della spa proponente. Agli atti della conferenza di servizi restano due eccezioni, una di ordine procedurale sollevata dal rappresentante di Codici, Antonio Bottoni, che ha sottolineato la «ristrettezza dei tempi» concessi per valutare il progetto; e poi ci sono le dichiarazioni del segretario della Filcams Cgil, Edoardo Lisi, e della Uiltucs Uil, Gianfranco Cartisano; entrambi hanno sottolineato come «pur considerando la bontà dell'iniziativa tecnico economica per i futuri risvolti occupazionali»; tuttavia ritengono necessario che «nella nuova struttura ... siano applicati ai lavoratori i contratti di lavoro nazionali, sottoscritti dalle organizzazioni sindacali di settore maggiormente rappresentative». Ma a bloccare le istanze sulle tutele contrattuali per i dipendenti sono stati i rappresentanti del Comune e della Regione, che hanno evidenziato come la conferenza di servizi non era la sede per trattare questioni sindacali, bensì solo finalizzata a capire se c'erano le condizioni per l'autorizzazione amministrativa e commerciale. Per quanto riguarda Unifin l'amministratore ha detto che «l'obiettivo dell'investimento della famiglia Pagiaro è quello di rimanere in provincia di Latina e migliorare la realtà economica del territorio». In adesione alle richieste sulla necessità di attutire l'impatto del traffico sono state aumentate dall'architetto Scalzi le aree verdi assorbenti sottraendole alla superfice in origine destinata ala viabilità.
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