L'iniziativa
20.02.2024 - 20:00
La questione sicurezza a Fondi smuove i cittadini anche attraverso iniziative personali, lanciate attraverso i social, riprese anche da esponenti politici, ma soprattutto che camminano attraverso il tam tam nelle chat di messaggistica. L'idea, condivisa dall'avvocato di Fondi Silvia Martuscello, è quella di inviare una lettera al Prefetto di Latina Maurizio Falco per informarlo della «preoccupante situazione che si sta verificando in città da diverse settimane». Il nocciolo della questione, come precisato qualche riga più avanti, è la «raffica di furti nelle abitazioni». L'obiettivo dell'iniziativa è inondare le mail istituzionali della Prefettura di Latina delle preoccupazioni e ansie per i tanti "colpi" tentati e messi a segno nelle ultime settimane sia nel centro che nella periferia. «Siamo tutti scossi e seriamente preoccupati per noi stessi e per i nostri cari - si legge nel testo ormai nelle disponibilità di tutti e che molti stanno procedendo ad inviare via mail e via pec, rilanciando - persino i bambini sono allarmati e non vivono serenamente». Mentre nella stessa missiva si fa riferimento ad un fenomeno quanto controverso tanto rilanciato da vari residenti delle zone maggiormente prese di mira, ovvero delle "ronde", i cittadini iniziano a chiedersi, come accusato nella lettera: «Quanto dovremo subire prima che si arrivi a una soluzione, e vengano intensificati i mezzi e le risorse umane, anche solo temporaneamente?». L'avvocato fondano, sintetizza tutto il proprio malessere, facendosi portavoce di un senso di insicurezza riscontrato da molti, e scrivendo al Prefetto la seguente richiesta: «Credo di parlare a nome di molti miei concittadini chiedendo un intervento immediato e senza ulteriori indugi onde evitare il procrastinarsi di questa spiacevole situazione che sta gettando nel panico un'intera città. Questo - conclude - anche al fine di evitare che la paura di troppi cittadini esasperati possa tramutarsi in iniziative private, di impeto, che possono mettere a repentaglio la loro stessa incolumità»
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