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Il cordoglio della città

La comunità piange il fisico Enrico Giusti

Il paese ha perso uno dei suoi figli più illustri. Aveva 83 anni. Il sindaco Anna Maria Bilancia: "Addolorata per la scomparsa di una persona molto generosa"

La comunità piange il fisico Enrico Giusti

Priverno ha perso uno dei suoi figli illustri. Lo scorso 26 marzo si è spento Enrico Giusti, fisico e matematico italiano tra i principali esponenti del panorama dottorale del Paese. Enrico Giusti, che si era laureato in Fisica nel 1963 all'Università La Sapienza di Roma, era nato a Priverno il 28 ottobre 1940. Nel 1978 l'Unione Matematica Italiana gli aveva conferito il Premio Caccioppoli (rinomato riconoscimento di settore) e nel 1999 aveva ricevuto la medaglia per la matematica dell'Accademia Nazionale delle Scienze. Giusti aveva insegnato Analisi matematica in qualità di professore straordinario prima e ordinario poi, nelle università di L'Aquila, Trento, Pisa e Firenze. Ha inoltre svolto attività di ricerca e di insegnamento presso l'Università della California, la Stanford University e l'Australian National University di Canberra. Le sue ricerche hanno riguardato, nella prima parte della sua carriera, principalmente il settore del calcolo delle variazioni, con particolare riferimento alla teoria delle superfici minime, e alla teoria della regolarità per le equazioni alle derivate parziali. Negli ultimi anni poi si era dedicato alla Storia della matematica. Ha promosso e diretto il Consorzio Giardino di Archimede, il primo museo interamente dedicato alla matematica. Nel 2003, quale direttore del museo, ha ricevuto il Premio Capo D'Orlando nella sezione Management culturale. In suo ricordo si è espressa anche il Sindaco di Priverno Anna Maria Bilancia: «Sono tanto addolorata per la scomparsa del Prof. Enrico Giusti. È nato e ha vissuto la sua infanzia a Priverno, anche se da tanti anni lontano, è uno di noi e quindi è doveroso che la nostra Comunità gli tributi stima e affetto. Ha elaborato tesi e dimostrazioni matematiche, ha condotto studi di grande interesse che hanno dato vita a numerosi libri e pubblicazioni. Qualche anno fa, quando lo abbiamo contattato per chiedergli di riportare il Museo per la matematica, ho avuto il piacere di scoprire una persona estremamente intelligente e generosa, concreta e senza fronzoli. Ha accolto il nostro desiderio, nonostante le difficoltà del passato, e anche se da lontano, attraverso Ugo Cacciotti, suo allievo prediletto, oggi Direttore scientifico del Museo per la matematica di Priverno, ci ha guidato passo passo nella sua realizzazione. Porgiamo le più sentite condoglianze ai suoi familiari ed amici».

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