Il punto
03.07.2024 - 17:45
Ieri si è tenuta la Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti dell’EGATO 4 Latina, nella quale i vertici di Acqualatina hanno sottoposto il nuovo piano industriale 2024-2030. I sindaci hanno espresso perplessità, sia quelli che hanno votato l’attuale consiglio di amministrazione, sia quelli che non si erano schierati con il nuovo corso di Acqualatina, sulla mole di investimenti presentati e si sono espressi contrariamente al piano, pur non arrivando al voto. Acqualatina con questo piano industriale, se approvato, avrebbe però fatto salire ancora la quota delle bollette con un 10% di aumento a cui aggiungere il 4% di aumenti previsti dalla delibera di Arera. Un quadro che comporta prudenza e alla luce del quale la società probabilmente rimodulerà il piano industriale oppure lo ritirerà. «Il piano ha raccolto molte critiche da parte dei sindaci perché prevede una maggiorazione degli investimenti nei prossimi sei anni - spiega il presidente della provincia Gerardo Stefanelli - una maggiorazione che viene sostenuta con un aumento delle tariffe considerevole. I sindaci hanno ritenuto che non fosse possibile sostenere l’aumento in una situazione di crisi economica, di inflazione importante che erode il potere d’acquisto dei salari e soprattutto perché nei prossimi due anni il piano di investimenti è rafforzato dai fondi Pnnr che l’Ato è riuscita a intercettare negli anni scorsi e che devono essere portati avanti. Dobbiamo concentrarci su questo obiettivo e raggiungere i target collegati a questi investimenti. Si è dunque preferito non votare. Nei prossimi giorni convocherò un nuovo ufficio di presidenza dell’Ato4 per affrontare nuovamente la questione».
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