Il caso
23.08.2024 - 07:30
Siamo entrati nelle ultime settimane d’estate e sul fronte del futuro delle concessioni demaniali marittime c’è ancora la confusione e l’incertezza che regnavano nei mesi scorsi. Il governo non ha ancora chiuso il confronto con l’Unione europea avviato dopo il procedimento di infrazione sull’applicazione della direttiva Bolkestein. Nel mezzo ci sono state svariate sentenze che ad oggi hanno messo nero su bianco due certezze: la prima è che non sono possibili ulteriori proroghe dopo il 31 dicembre di quest’anno. La seconda è che le concessioni demaniali devono essere messe a gara pubblica. I comuni, in assenza di una normativa nazionale, si stanno muovendo in ordine sparso con fenomeni estremi come quello di Gaeta dove addirittura si è pensato di legare le concessioni demaniali a progetti di finanza, presentati però da alcuni tra i concessionari attuali.
Nel capoluogo pontino non sono ancora state illustrate le linee guida. L’assessore alla Marina e al Turismo Gianluca Di Cocco, interpellato, dice che «il lavoro è stato già impostato dagli uffici, avremo linee guida per la gara».
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