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Trasferimenti forzati in Emilia Romagna, scatta lo sciopero da Conforama

I dipendenti sabato 14 settembre si asterranno dal lavoro per 2 ore per contestare la scelta dell’azienda. Cgil e Cisl: «Sono dei licenziamenti mascherati»

Trasferimenti forzati in Emilia Romagna, scatta lo sciopero da Conforama

I dipendenti di Conforama Aprilia protestano per contestare i trasferimenti di alcuni lavoratori in un altro punto vendita in Emilia Romagna, a centinaia di chilometri di distanza dall’attuale sede. Nei giorni scorsi infatti la società ha comunicato a due persone lo spostamento in un negozio del gruppo in provincia di Modena, “licenziamenti mascherati” a giudizio delle organizzazioni sindacali (Filcams Cgil Latina e Fisascat Cisl Latina) che per questo - in accordo con il personale - hanno proclamato per sabato 14 settembre uno sciopero di due ore a fine turno.

«Diamo seguito allo stato di agitazione già in essere a livello nazionale per oltre 1200 dipendenti della catena di arredamento e mobili Conforama Italia Spa, dove lamentiamo - scrivono Filcams Cgil Latina e Fisascat Cisl Latina -una politica a dir poco discutibile del management della società, che sta operando scelte unilaterali, consegnando lettere di trasferimento per molti lavoratori anche a centinaia di chilometri di distanza che costituiscono nella pratica dei licenziamenti mascherati. La stessa sorte stavolta è toccata anche ad alcuni lavoratori della sede Conforama di Aprilia che si sono visti recapitare una lettera di trasferimento nella provincia di Modena, creando difficoltà nelle scelte economiche e familiari degli stessi. Per questo abbiamo deciso in sinergia con i dipendenti, di proclamare due ore di sciopero a fine turno nella giornata di sabato 14 settembre». L’auspicio delle organizzazioni sindacali è che Conforama riveda le sue posizioni e faccia un passo indietro, tuttavia il timore è che si prosegua su questa linea con altre persone.

«Crediamo che questa crisi aziendale - afferma Luca De Zolt, segretario generale della Filcams Cgil di Latina e Frosinone - non sia stata affrontata nel migliore dei modi, prevedendo dei trasferimenti nel Nord Italia per lavoratori della sede di Aprilia che hanno sia un’anzianità aziendale che anagrafica, con carico familiare. Questi spostamenti in Emilia Romagna riguardano due unità ma ci aspettiamo almeno altri due dipendenti. Perciò abbiamo deciso di proclamare un primo sciopero in attesa di un riscontro dalla società».

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