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Il caso

Satnam Singh, niente «beneficenza» per Soni

La delibera destina il denaro ai familiari ma la donna non è legalmente sposata con il bracciante. I soldi della raccolta fondi rischiano di tornare nelle mani dei donatori

Satnam Singh, niente «beneficenza» per Soni

Un fondo di beneficenza “bloccato”, oltre 5mila euro di donazioni che rischiano di tornare ai cittadini. È questa la situazione emersa durante l’ultimo Consiglio comunale di Cisterna, dove si è parlato della raccolta fondi aperta dal Comune a sostegno dei familiari di Satnam Singh. La storia del bracciante indiano è stata discussa più volte nell’ultimo Consiglio comunale (svolto il 19 settembre, ndr), prima per l’accoglienza dei parenti (mai arrivati) e poi per la raccolta fondi.

La discussione si è accesa su quest’ultimo aspetto quando si è affrontato il terzo punto all’ordine del giorno, ovvero la variazione di bilancio della delibera di Giunta comunale numero 155, quella che di fatto ha aperto la raccolta fondi. Il vice sindaco e assessore Maria Innamorato ha spiegato che si tratta di una ratifica per l’utilizzo del conto corrente presso la tesoreria comunale, finalizzato alla raccolta delle donazioni a favore dei familiari della vittima. Con questa variazione si è proceduto alla creazione di un capitolo di spesa. Terminato l’intervento, il consigliere Federica Felicetti ha chiesto all’assessore se il conto fosse ancora aperto e a chi sarebbero andati i soldi della raccolta, se ai familiari o alla compagna. Una domanda scaturita dal fatto che la compagna di Satnam non è legalmente la moglie. E qui è sorto il problema, spiegato poi dal sindaco Valentino Mantini: «Chiuderemo il conto corrente. La delibera approvata stabilisce chiaramente che la donazione è a favore esclusivamente dei familiari di Satnam». Una dicitura che “vincola” la somma raccolta: non essendo legalmente uniti in matrimonio, la compagna, l’unica presente in Italia, non potrà ricevere i fondi: «Stiamo valutando che cosa è possibile fare - ha aggiunto il primo cittadino - anche considerando la restituzione ai singoli cittadini, se fosse necessario».

Prima ancora, durante la fase delle interrogazioni, il consigliere di minoranza Vittorio Sambucci aveva chiesto chiarimenti riguardo all’alloggio individuato per ospitare i familiari di Satnam, situato nell’ex foresteria in via delle Province, nonché sull’acquisto degli arredi e sulla gestione della raccolta fondi attivata dal Comune. Il sindaco ha confermato che i mobili e gli arredi sono stati donati dalla Flai Cgil e stanno per essere acquisiti a patrimonio comunale.

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