L'intervista
13.11.2024 - 15:35
Giornalista, conduttrice e opinionista tv, ideatrice di format culturali e sociali, scrittrice. Ma anche attivista per i diritti umani e delle donne e promotrice della cultura della legalità e delle politiche giovanili. La sua mission? Creare un network tra gli stakeholder italiani per affrontare le tematiche di sviluppo sostenibile e responsabilità sociale con un’attenzione particolare ai giovani. E’ volto e producer di grandi eventi in collaborazione con Ministeri, Ambasciate, Regioni e Comuni, Santa Sede ed Enti del Terzo Settore. E’ stata l’autrice più giovane ad aver presentato un’opera al Salone Internazionale del libro di Torino. Ha all’attivo cinque pubblicazioni, l’ultima dell’aprile scorso dedicata all’indagine sul malessere di una generazione, quella Z, intitolata “La voce di Iside”: una storia di rinascita personale grazie alla solidarietà e al volontariato. Ed è recente la sua nomina a segretario generale della Lega italiana per i diritti dell’uomo. Claudia Conte è tutto questo, ma nonostante i molteplici impegni ha trovato anche il tempo per dedicarsi in prima persona al sostegno delle vittime innocenti del conflitto in Ucraina, a cominciare dai bambini.
Stasera sarà madrina e presentatrice della speciale serata di solidarietà, con raccolta fondi, dedicata proprio ai bimbi ucraini orfani di guerra organizzata col Rotary Club Terracina-Fondi in programma dalle 20 nel locale “Illusion” di Terracina, sulla Pontina. Ospite d’onore Annalisa Minetti.
Come è nato questo evento?
«Dal mio ultimo viaggio in Ucraina, il terzo, in cui mi ha accompagnato l’amica Claudia De Felice del Rotary Club. Da lì è nata l’idea di una serata di beneficenza che ci consentirà di fornire ai bambini orfani della regione di Kharkiv, in una condizione di pericolo costante oltre che di risorse limitate per la sopravvivenza, uno zaino con giubbotto pesante, kit igienico e un piccolo gioco. Per loro che da due anni e mezzo sono vittime di giochi di potere».
Quando è previsto il prossimo viaggio in Ucraina?
«A dicembre, per portare questi e altri doni, soprattutto il vestiario pesante in vista del freddo rigido invernale».
La serata a Terracina sarà incentrata su un concerto. Prevista anche l’esibizione di tre bambini ucraini.
«E saranno loro gli special guest: Diana, Daniella e David Dvalishvili, che hanno 12, 10 e 8 anni, sono dotati di uno straordinario talento al pianoforte e in Italia sono stati accolti dal conservatorio di Pesaro. Con loro ci saranno anche le due giovani e talentuose artiste terracinesi Cainero e Alessia Dalia».
Da Ambasciatrice di pace nel mondo come ha reagito davanti all’elezione di Trump?
«Con lui ha vinto il Paese reale. Nonostante i suoi modi di fare, diciamo un po’ ai limiti, penso che riuscirà a mediare per mettere fine al conflitto tra Ucraina e Russia. E sono certa che non dimenticherà che è l’Ucraina ad essere stata aggredita. Ma anche l’Italia può fare molto sul piano della diplomazia».
Cosa le è rimasto più impresso durante le sue visite?
«La desolazione. A Kharkiv un terzo della popolazione, tra morti ed evacuati, non esiste più. E chi ha dovuto lasciare quella terra ha il diritto di tornarci».
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