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Il caso

Morta un anno fa ma ancora senza tomba: polemica a Sezze

Il figlio di una donna morta nel 2024 resta in attesa che la salma della madre venga trasferita dal deposito

Morta un anno fa ma ancora senza tomba: polemica a Sezze

Il cimitero di Sezze

Nonostante un nuovo regolamento, il problema delle sepolture presso il Cimitero di Sezze non è ancora risolto. Lo testimonia la storia di una donna morta il 4 aprile 2024, la salma è ancora nel deposito (è lì da oltre un anno), nonostante ci fosse un contratto di concessione firmato dal figlio della donna deceduta.


«Il 4 aprile 2024 è venuta a mancare mia madre, è cominciato il mio calvario - ha raccontato il figlio della donna morta, che ha voluto portare alla luce la vicenda che lo riguarda scrivendo al nostro giornale - Io volevo farla tumulare nella sua tomba, ma la risposta del Comune è stata negativa, come spiegazione mi è stato comunicato che la tomba non era in regola. Nello specifico mancava la concessione edilizia. Una concessione che nel 2001, quando è stata acquisita l’area con regolare contratto, non esisteva: di conseguenza nello stesso anno ho provveduto a pagare prima 285 euro e poi altri 540 euro, versati al Comune. In seguito altri 600 euro per la Dia. Pensavo quindi che fosse tutto in regola, tutto sistemato: ma quando è morta mia madre, non ho potuto farla tumulare lì; la salma è stata lasciata in deposito.

Ora è arrivata l’autorizzazione per spostare la salma e metterla nella sua tomba: è passato più di un anno. Per farlo, però, mi è stato chiesto un altro versamento di 70 euro, più altri 280 euro per la traslazione». Il figlio della donna deceduta ricorda anche che «nel 2001, con mio padre molto malato, io e mia madre ci siamo recati in Comune e abbiamo fatto domanda per sistemare la tomba in concessione, come previsto dallo stesso contratto. L’atto di concessione di area cimiteriale è stato stipulato il 20/03/2001 con il Segretario Comunale, nella tomba (a quella data) erano seppelliti mio nonno e una mia zia. Nel 2001 è venuto a mancare mio padre ed è stato sotterrato nella stessa tomba, dove avevamo fatto realizzare altre due postazioni. I lavori furono eseguiti dal custode del cimitero e titolare della ditta. Non pensavo che ora mi chiedessero altri soldi per tumulare mia madre e, soprattutto, non immaginavo minimamente che avrei dovuto aspettare più di un anno per farla tumulare nella sua tomba».

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