Politica
27.05.2025 - 20:00
Il progetto del Bus Rapid Transit, quello che dovrà sostituire la metro leggera di superficie, è stato approvato oggi dal Consiglio comunale di Latina coi soli voti della maggioranza di centrodestra. Astenuti i membri dell'opposizione.
Lbc: "E' mancato ancora una volta il confronto con la città"
“Durante la precedente amministrazione da noi guidata siamo riusciti con grande sforzo a impedire il definanziamento di 80 milioni di euro che erano stati stanziati per il progetto della metropolitana leggera, mai andato in porto perché insostenibile economicamente e per il quale l’amministrazione correva il rischio di dovere pagare un risarcimento da 30 milioni nei confronti della società concessionaria Metro Latina per un contenzioso durato 10 anni”. A parlare è il gruppo consiliare di Latina Bene Comune, composto dai consiglieri Dario Bellini, Damiano Coletta, Floriana Coletta e Loretta Isotton, in merito al voto in consiglio comunale del collegamento con Latina Scalo.
“Durante l'amministrazione Coletta riuscimmo a ottenere un finanziamento di 718 mila euro per produrre la revisione di quel progetto relativo al collegamento con la stazione. Ora su quel project review si potrebbe ottenere un finanziamento totale di 155 milioni partecipando a un bando con scadenza fissata al 31 maggio. Senza alcuna condivisione ci viene chiesto di decidere di votare una delibera sulla base dello studio di fattibilità che indica via Epitaffio come il tragitto migliore, anche se nei fatti conserva numerose criticità evidenziate anche dai tecnici. Una scelta priva di un iter partecipativo che invece era richiesto nel bando di affidamento. Una scelta che viene fatta senza alcun senza alcun confronto con le opposizioni e con i portatori d’interesse. È mancato, ancora una volta, il confronto con la città. Ricordiamo a questa amministrazione che le criticità vanno affrontate e gestite in anticipo e non ex post, con il rischio di impedimenti prolungati o peggio ancora di ricorsi. È una questione di metodo. E il metodo di questa maggioranza è sempre la negazione del meccanismo partecipativo. Solo lo scorso novembre, in un consiglio comunale monotematico richiesto dalle opposizioni, siamo riusciti finalmente a parlare nel luogo deputato di questo importantissimo progetto per la città e in quella sede erano stati espressi grossi dubbi anche dalla maggioranza in merito al tracciato scelto dai tecnici, quello di Chiesuola – spiegano ancora i consiglieri di Lbc - Era doveroso che il tema dovesse essere approfondito per verificare nelle sedi dovute e confrontandosi con la città anche se gli altri due scenari alternativi, di via Epitaffio e della Mare Monti, potessero essere rivalutati. Arriviamo invece oggi, dopo che per mesi questo tema è sparito dal dibattito pubblico, con la convocazione urgente di una commissione e di un consiglio e con una delibera scritta in modo pasticciato e in cui mancano molti passaggi. Oggi in aula abbiamo denunciato ciò che prescrive il capitolato, ovvero l’obbligo dell’ istruttoria pubblica già nella fase di scelta del percorso migliore. Riteniamo fra l'altro che il recupero del progetto mare-monti – aggiungono i consiglieri - potesse essere quello economicamente più vantaggioso, ma non è stato preso in considerazione perché ufficialmente non compatibile con i tempi, quando oggi in realtà la questione ‘tempi’ ha assunto evidentemente un rilievo minore vista la scelta effettuata da questa maggioranza di via Epitaffio. Responsabilmente abbiamo deciso di astenerci in coerenza con il percorso da noi fatto, ma nello stesso con il grande rammarico di aver perso una opportunità di una scelta convinta e condivisa”.
Il Pd: Brt sì, ma non così
"Come Partito Democratico, ci siamo astenuti oggi in Consiglio Comunale sulla delibera per il tracciato del BRT. Lo abbiamo fatto per senso di responsabilità, perché riteniamo che il tema della mobilità sia cruciale per il futuro di Latina. Ma non possiamo e non vogliamo avallare un progetto che nasce debole, incerto e carico di rischi". Lo spiegano i consiglieri del gruppo Pd Valeria Campagna, Daniela Fiore e Leonardo Majocchi.
"La maggioranza ha scelto di puntare su Via Epitaffio, ignorando i pareri tecnici e le osservazioni di chi, in questi mesi, ha segnalato le criticità. Si tratta di un percorso che attraversa aree con vincoli ambientali e paesaggistici, dove saranno necessari abbattimenti di alberi, espropri, nuove rotatorie e interventi complessi, il tutto in un contesto burocratico che richiede autorizzazioni lunghe e non scontate. I tempi per ottenere questi permessi non sono compatibili con le scadenze del bando ministeriale. E questo significa una cosa semplice: il progetto, così come concepito, rischia seriamente di non vedere mai la luce. Siamo davanti a un film già visto: la Metro Leggera doveva essere il grande progetto di mobilità per Latina, e si è trasformata in un cantiere fermo e in un simbolo di occasioni sprecate. Oggi il rischio è lo stesso: con questa approssimazione, con questa superficialità e con questa ostinazione nel non ascoltare i pareri tecnici, l’amministrazione sta mettendo a rischio i fondi e il futuro stesso della mobilità cittadina.
Non solo. C’è un problema ancora più profondo: questa amministrazione continua a dimostrare di non avere alcuna visione strategica né sulla mobilità, né sul territorio. Non hanno compreso l’importanza del PUMS, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, che dovrebbe essere lo strumento di pianificazione e di indirizzo per il futuro della nostra città. Il PUMS non può essere ridotto a un semplice foglio di supporto per giustificare il BRT. Deve essere il cuore di una strategia integrata, che parli di trasporto pubblico, di ciclabilità, di sicurezza stradale, di connessioni tra i quartieri. E invece, ancora una volta, l’amministrazione si muove per inerzia, senza ascoltare, senza pianificare, senza costruire una visione di lungo termine. Noi non gufiamo, come qualcuno ha detto in aula. Noi facciamo il nostro dovere: mettiamo in guardia, segnaliamo problemi, proponiamo soluzioni. Ma questa amministrazione, chiusa in se stessa, continua a non ascoltare e a non imparare. La nostra astensione è un atto di responsabilità: perché quest’opera è strategica per Latina, ma non possiamo sostenere un progetto fragile, sbagliato e gestito male. Con questa amministrazione, il rischio concreto è che Latina perda ancora una volta l’occasione di costruire un futuro migliore, e che i fondi vengano persi o sprecati".
M5S: Ciolfi abbandona l'aula al momento del voto
"Con grande rammarico oggi sulla delibera del BRT ho lasciato l’aula. Lo faccio dopo aver ascoltato l’ennesima imposizione della maggioranza, che decide in solitaria di forzare la mano su uno dei progetti più importanti per il futuro della mobilità cittadina, quello della nuova direttrice del trasporto pubblico elettrico che nasce dalle ceneri della ex metrolatina, a partire dal finanziamento recuperato dalla precedente amministrazione sul progetto della ex metrolatina e dalla partecipazione ad un bando del MIT da attuare entro il 31/05 25 con il progetto approvato oggi in consiglio, per un totale di 156 milioni. Con l’atto odierno si è deliberata la scelta di uno dei 5 scenari di percorso del BRT valutati da tecnici esperti di trasportistica, le cui risultanze sono state espresse attraverso due importanti documenti di circa 150 pagine allegati alla delibera, ma disattesi dalla scelta operata dalla maggioranza.
La scelta del percorso– quella dello scenario S1 su via Epitaffio – si è infatti discostata dai pareri dei tecnici trasportistici e dallo studio da loro effettuato ed ha ripiegato su una scelta di dichiarata volontà politica, una scelta portata in urgenza all’approvazione del Consiglio comunale, senza alcuna reale condivisione, fondata su una nota protocollata dall’assessore Di Cocco che va a costituire la parte finale del documento DOCFAP intitolata “Atto di indirizzo” e che richiama come atto di indirizzo, non il parere dei tecnici, ma la semplice volontà dei partiti di maggioranza. Alle modalità non condivise di questa maggioranza siamo abituati, tuttavia qui stiamo parlando della messa a rischio di un progetto di ben 156 milioni e di una grande opportunità, infatti la scelta del percorso su via epitaffio risulta gravata da criticità ambientali, paesaggistiche, idrauliche e logistiche pesantissime, tutte evidenziate con chiarezza dai tecnici incaricati, fra le migliori società di progettazione a livello nazionale, che abbiamo pagato 450.000 euro di soldi pubblici. Tecnici che hanno più volte ribadito la non praticabilità di questo tracciato. Tecnici che oggi non erano presenti in aula, come invece ci saremmo aspettati, fatto questo che spero non voglia significare che perfino loro abbiano preso le distanze da questa scelta, dopo i pareri sia degli uffici comunali che della segreteria generale che hanno demandato tutte le responsabilità al consiglio comunale e aggiungo, anche giustamente, trattandosi chiaramente di una scelta politica.
Abbattere 550 pini soggetti a vincolo paesaggistico, compromettere canali consortili senza rassicurazioni da parte del Consorzio di Bonifica, creare gravi disagi a residenti di via Epitaffio per la percorribilità in senso obbligato della strada all’uscita dalle loro abitazioni e agli abitanti di via Emanuele Filiberto e di Latina Scalo che rischiano di rimanere senza marciapiedi per lasciare spazio all’ampliamento dell’asse viario che ospiterà il BRT: tutto questo è stato ignorato, sacrificato sull’altare di un’imposizione politica unilaterale. Il M5S aveva avanzato proposte, chiesto approfondimenti, invocato il confronto con la Regione e il Ministero per superare i vincoli e ottenere ulteriori finanziamenti per valutare la Mare Monti come percorso alternativo, lo avevo richiesto espressamente in aula consiliare il 29 novembre scorso all’assessore Di Cocco e all’assessora Muzio per poi riferirne in commissione. Nulla è stato raccolto e nessuna commissione è più stata convocata sul tema in 6 mesi fino a quella in urgenza di venerdì scorso. Il tutto aggiungo avallato nei documenti principali dal rifermento ad una procedura di istruttoria pubblica mai avvenuta.
La Sindaca ha parlato in aula di scelta condivisa, ringraziando di Cocco per la condivisione del progetto, ma condivisa con chi? Con l’opposizione mai consultata? Con i cittadini mai informati? O con i tecnici ignorati?
I consiglieri di maggioranza prima e la Sindaca dopo hanno ripetuto come un mantra che la scelta del percorso su via Epitaffio era stata una scelta unanime del consiglio comunale di novembre, ma non è la verità e non potrà essere la ripetizione di una falsa narrazione che modifica la realtà, ci sono le registrazioni, per il M5S la scelta auspicabile era e resta quella della Mare Monti, avevo chiesto di verificare la possibilità di ottenere fondi per il finanziamento al Ministero, anche alla luce di tutti i milioni che stiamo pagando per la progettazione di quella arteria, una progettazione pagata a peso d’oro, proprio per partecipare ai finanziamenti e mai realizzata : ora la storia sembra ripetersi.
Il M5S avrebbe voluto votare favorevolmente per un progetto non solo utile, ma necessario alla città. Ma non può avallare un atto sbagliato, frutto di un percorso chiuso, di un metodo arrogante, e potenzialmente destinato al fallimento, come già accaduto con il progetto Metrolatina.
Per questo motivo, con amarezza e responsabilità ho deciso di uscire dall’aula, come Movimento non avalliamo un atto gravato da criticità macroscopiche, non vogliamo essere parte di una scelta che mette a rischio un finanziamento strategico per Latina, e che rischia di essere ricordata come l’ennesimo fallimento a firma centrodestra".
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