L'interrogazione
06.12.2025 - 11:30
“La giunta Celentano deve ora spiegare quale strategia sta seguendo. Ci sono state azioni e omissioni da spiegare, che hanno conseguenti responsabilità: perché non ha rinnovato la concessione, perché non ha ottemperato alle richieste di integrazione documentale della Regione? Mancano troppe risposte”, così Nazzareno Ranaldi, consigliere comunale in quota Per Latina 2032, nell’interrogazione consiliare che ha presentato lo scorso 26 novembre, per chiarire dubbi sui fatti delle Terme di Fogliano. Il progetto infatti può considerarsi archiviato dopo che la Regione Lazio ha sancito la cessazione della concessione mineraria per l’acqua termo-minerale, in seguito alla mancata richiesta di rinnovo del Comune di Latina. Una scelta che non sembra derivare dalle vicende societarie della “Terme di Fogliano spa”, ormai fallita, ma dalla precisa decisione dell’amministrazione, che non ha ritenuto possibile rinnovare l’accordo trentennale previsto dalla normativa regionale. Le richieste di Ranaldi originano innanzitutto da una mancata discussione consiliare sulla proroga: “Per quale ragione la Giunta, pur avendo richiesto e ottenuto una proroga di 90 giorni specificamente per sottoporre la questione ‘Terme di Fogliano’ alla discussione e deliberazione del Consiglio Comunale, non ha mai dato seguito a tale impegno? Ancora, non si comprende per quali motivi ostativi o decisioni strategiche l'amministrazione Comunale non ha ottemperato alle richieste di integrazione documentale avanzate dalla Regione Lazio, determinando così l'archiviazione dell'istanza di rinnovo e la definitiva perdita del titolo concessorio. Allo stesso tempo, vorremmo sapere per quale motivo nessun rappresentante del Comune di Latina ha presenziato al sopralluogo ispettivo regionale presso il sito minerario dello scorso 27 marzo.”
I dubbi poi sono rivolti alle prospettive future. “Non si può archiviare tanto facilmente questo discorso. Sorge una possibilità di danno erariale per la posizione che ha assunto l’amministrazione – continua Ranaldi - si chiede quindi una valutazione puntuale dell'impatto economico e patrimoniale della perdita della concessione sul patrimonio del Comune di Latina. L'Amministrazione intende procedere con una relazione di danno erariale o con altre azioni di accertamento interno?” Vista la riclassificazione dell'area e la cessazione del vincolo minerario, “E’ necessario sapere quindi che ne sarà di questo terreno: rimaniamo sul punto e attendiamo risposte dall’amministrazione, che mancano da troppo tempo”. Non ultimo, “Sarà necessario ricostruire quanto prima la storia del fallimento delle Terme di Fogliano, ci sono responsabilità politiche e tecniche. Dov’è finito il decreto ingiuntivo di 4,5 milioni di euro arrivato in Comune? Sembra scomparso, non è mai stato recapitato all’azienda: anche da qui è sorta l’impossibilità di contestare la richiesta ed evitare il fallimento”.
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