Il caso
22.06.2025 - 19:00
«Le lavoratrici e i lavoratori di ABC non possono restare ostaggio del silenzio». È un appello forte e chiaro quello lanciato da FP CGIL, FIT CISL e FIADEL all’indirizzo dell’Amministrazione comunale, dopo le recenti polemiche pubbliche e le incertezze che ruotano attorno al futuro dell’azienda pubblica per l’igiene urbana di Latina.
I sindacati intervengono pubblicamente per chiedere l’immediata apertura di un tavolo di confronto vero, trasparente e permanente con il sindaco Matilde Celentano, l’amministrazione, la dirigenza di ABC e le organizzazioni dei lavoratori. Una richiesta che, sottolineano, «viene avanzata da tempo» ma finora è stata «solo parzialmente accolta» con un incontro interlocutorio in Comune.
Secondo le tre sigle, le vicende che coinvolgono ABC e i suoi 300 dipendenti «non possono essere ridotte a scontri mediatici o a strumentalizzazioni politiche», ma richiedono responsabilità istituzionale e chiarezza, soprattutto in una fase così delicata.
Nel mirino anche le recenti critiche sulle progressioni di carriera avvenute nel 2021: «Non si tratta di favori, ma di diritti contrattuali legittimamente riconosciuti», chiariscono i sindacati, pur ammettendo la necessità di affrontare oggi, con responsabilità, il nodo del costo del lavoro e della gestione aziendale. Ma senza piani industriali chiari o prospettive future, aggiungono, si rischia solo di alimentare sfiducia e tensioni tra il personale.
Le organizzazioni sindacali dichiarano quindi il proprio stato di allerta e, in assenza di risposte immediate da parte dell’amministrazione, si dicono pronte a proclamare lo stato di agitazione, coinvolgendo anche il Prefetto per garantire l’avvio di un confronto istituzionale vero e tutelare l’interesse pubblico.
«Serve una visione più strategica – concludono FP CGIL, FIT CISL e FIADEL – e la garanzia che ABC resti un’azienda pubblica, al servizio della città e dei cittadini, non avviata verso uno smantellamento silenzioso. Latina merita trasparenza, non scaricabarile».
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