Il caso
25.06.2025 - 18:30
Stato di agitazione proclamato. È questa la decisione, netta ma sofferta, presa all’unanimità dall’assemblea sindacale della Polizia Locale di Cisterna, convocata dalla CISL Funzione Pubblica di Latina il 18 giugno scorso. Un’iniziativa che arriva dopo un lento ma costante peggioramento delle condizioni di lavoro degli agenti, aggravato dall’aumento degli episodi di microcriminalità e da una crescente percezione di insicurezza sul territorio.
«Abbiamo atteso fin troppo – ha dichiarato Raffaele Paciocca, segretario provinciale della CISL FP –. I nostri agenti sono chiamati ogni giorno a intervenire anche in contesti critici, senza però disporre degli strumenti necessari per garantire la propria incolumità e quella dei cittadini». Il riferimento è chiaro: la dotazione di equipaggiamento e armamento risulta inadeguata alle reali necessità operative, nonostante i compiti assegnati siano sempre più complessi e delicati.
Il sindacato sottolinea come, in forza della legge 48/2017 e dei Patti per la sicurezza firmati anche dal sindaco con Prefetto e Questore, la Polizia Locale di Cisterna sia chiamata a partecipare a moduli integrati di controllo del territorio, spesso in prima linea. Tuttavia, tale impiego – denuncia la CISL – non è stato accompagnato da scelte politiche e amministrative adeguate a garantire la sicurezza e il benessere degli operatori.
Altra questione critica è la grave carenza di personale. L’organico attualmente in servizio è giudicato «strutturalmente insufficiente» rispetto alla reale estensione del territorio comunale, che negli anni ha visto un incremento sia demografico sia urbanistico. Una sproporzione che rende ogni turno un’impresa e mette a rischio l’efficacia dell’intero presidio.
Il sindacato ha infine chiesto un intervento del Prefetto anche per affrontare una problematica di carattere relazionale e sindacale. «Nonostante la Polizia Locale di Cisterna sia composta da agenti qualificati, formati e dotati di una rete di oltre 150 telecamere di videosorveglianza – ha aggiunto Paciocca – manca completamente una visione strategica sull’evoluzione del ruolo del Corpo nel contesto urbano contemporaneo».
La CISL chiede l’apertura urgente di un tavolo tecnico permanente, volto a coinvolgere costantemente le rappresentanze dei lavoratori nelle scelte operative e strategiche per il futuro del Corpo. La sicurezza degli agenti, così come quella dei cittadini, non può più aspettare
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