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Addio a Gianni Berengo Gardin: il racconto dell’Italia attraverso la sua Leica

È morto a 94 anni il fotografo che ha raccontato l'Italia. Una delle ultime mostre a Latina al Concorso internazionale

Addio a Gianni Berengo Gardin: il racconto dell’Italia attraverso la sua Leica

Gianni Berengo Gardin

È scomparso oggi, 7 agosto 2025, Gianni Berengo Gardin, all’età di 94 anni, nella sua casa di Genova. Figura centrale della fotografia italiana del Novecento, il suo lavoro ha documentato la vita sociale, i luoghi, le storie, con uno sguardo sobrio, rigoroso, sempre in bianco e nero.

Nato il 10 ottobre 1930 a Santa Margherita Ligure, ma profondamente legato a Venezia, città dove sviluppò la sua visione visiva, ha iniziato a fotografare negli anni Cinquanta e ha raccontato per oltre settant’anni la vita dell’Italia, dai manicomi (attraverso il celebre Morire di classe, 1969) alle grandi navi nella laguna, dai treni ai volti anonimi della società.

Uno dei suoi scatti più evocativi — quello delle navi nella laguna — è diventato iconico nel raccontare lo sforzo di Venezia contro le grandi navi da crociera.

Proprio a Latina — nel Museo Civico “Duilio Cambellotti” — alla Piazza San Marco 1, dal 8 al 25 maggio 2025, è stata ospitata la mostra intitolata “Gianni Berengo Gardin. Fotografo”, a cura di Alessandra Mauro e Suleima Autore. L’esposizione proponeva un percorso visivo che attraversava la Venezia delle prime immagini, la Milano industriale, i luoghi del lavoro e dell’intellettualità, i manicomi, i piccoli borghi rurali, raccontando l’Italia nella sua totalità attraverso lo sguardo sensibile e documentaristico di Berengo Gardin.

Con più di 250 libri pubblicati (alcune fonti arrivano a 263) e centinaia di mostre realizzate in Italia e all’estero, Berengo Gardin era considerato, come lo definì Italo Zannier, “il fotografo più ragguardevole del dopoguerra” .

Latina ha avuto il privilegio di ospitare una delle sue ultime mostre, che ha trasformato la città in un palcoscenico della memoria fotografica nazionale. Un evento che, in vista della sua recente scomparsa, assume oggi un valore ancor più commovente e significativo. Gianni Berengo Gardin ci lascia una lezione silenziosa: che la fotografia, al suo meglio, racconta la dignità delle piccole cose e dei gesti ordinari.

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