Caso Palmerini, fu lo staff a indurre in errore Celentano
Fu la segreteria del sindaco a indurre in errore la Celentano, non sollevando l’eccezione di inconferibilità. Ecco cosa dice la relazione dell’anticorruzione interna
La sindaca di Latina non ebbe la possibilità di valutare il vulnus sulla conferibilità dell’incarico al commercialista Lorenzo Palmerini quale componente del cda della società pubblica dei rifiuti di cui poi divenne presidente. Questo dice la risposta del Comune di Latina all’Anac, inviata due giorni fa in adempimento al quesito posto dalla stessa Authority. Il motivo della inconferibilità, come è noto, è legato alla collaborazione tra il professionista e la Rida Ambiente, altra impresa del settore dei rifiuti.
Nella relazione svolta dall’ufficio anticorruzione interno del Comune si ricostruisce quanto accaduto prima di novembre 2023, quando, appunto, ci fu la nomina di Palmerini. Il curriculum del commercialista fu ricevuto dalla segreteria del sindaco che non seguì tutta la procedura e dunque non mise la prima cittadina nella condizione formale di rendersi conto dello scoglio, che altrimenti avrebbe potuto vedere con la legittima conseguenza di un blocco della nomina, che è esattamente l’omissione contestata da Anac.
Viene poi registrato un ulteriore intoppo: secondo la ricostruzione dell’anticorruzione dell’ente di piazza del Popolo, Palmerini non avrebbe inserito la collaborazione con Rida nella prima candidatura, cosa che invece c’è nella seconda. Ciò avrebbe contribuito oltremodo all’errore della segreteria di Matilde Celentano.