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La storia

Il cane che viaggiò da solo dalla stazione di Formia a Roma

Un pastore tedesco è arrivato fino a Termini coccolato ( e molto fotografato) dai passeggeri

Il cane che viaggiò da solo dalla stazione di Formia a Roma

La storia è di quelle che sembrano uscite da un film di Natale e in fondo il periodo è quello giusto. Protagonista un cane molto particolare, ma non solo lui perché a condire la vicenda ci sono anche gli agenti della polizia ferroviaria.
Un cane pastore tedesco nei giorni scorsi è salito sul treno e ha viaggiato da solo fino a Roma in un percorso pieno di tenerezza e stupore. Di buon mattino era improvvisamente comparso alla stazione di Formia come se sapesse esattamente dove andare. Ha messo le zampe sul treno fermo al binario e si è sdraiato nel corridoio del vagone, calmo, quasi come un passeggero abituale.


Le persone lo hanno visto arrivare in silenzio, senza paura e senza fretta, e la sorpresa si è trasformata subito in un sorriso collettivo.
Il capotreno ha tentato più volte di farlo scendere, parlando piano e provando a guidarlo verso la porta. Il cane lo guardava ma restava lì, come se avesse deciso che quel viaggio gli spettasse. Per non creare ritardi si è scelto di lasciarlo a bordo.
È diventato in pochi minuti una presenza familiare. I passeggeri lo fotografavano, qualcuno gli parlava sottovoce, altri gli allungavano una carezza. La sua calma sembrava contagiare il vagone.


A Roma il capotreno lo ha accompagnato presso l’ufficio della Polfer. La storia è finita online e ha fatto il giro dei social. Tra i tanti commenti è spuntato quello del proprietario, che ha riconosciuto il suo cane e si è precipitato in stazione.
L’incontro è stato semplice ma peno di significato. Il cane si è alzato, ha scodinzolato e lo ha seguito verso casa.
Un viaggio nato per caso ha unito per qualche ora sconosciuti e un animale che cercava solo un po’ di compagnia. Forse si è anche sbagliato o forse è salto sul treno dove era stato un’altra volta insieme al suo padrone, non lo si saprà mai, però per una mattina il pastore tedesco è stato la mascotte di decine di passeggeri che, una volta tanto, non hanno dovuto solo fare i conti con ritardi, guasti, attese e coincidenze che saltano.
Ci voleva questa storia natalizia per cambiare verso ai giorni che precedono le feste.

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