In seguito all'incontro tra l'assessore alle Infrastrutture della regione Lazio, Fabio Refrigeri, e un gruppo di sindaci di comuni pontini, avente per oggetto l'accelerazione dell'iter procedurale e procedimentale volto a dare impulso alla costruzione di un asse stradale tra il Tirreno e l'Adriatico, l'Associazione Operatori del Porto di Gaeta ritiene che  tale opera sia fondamentale e ne caldeggia la realizzazione. "Riteniamo che una strada di scorrimento che parta da Gaeta, tocchi Cassino e prosegua il suo percorso fino alla città abruzzese di Termoli rappresenti il naturale completamento degli investimenti da 80 milioni di euro che il governo, l'Autorità Portuale e il comune di Gaeta hanno messo a disposizione negli anni scorsi per dotare il porto di infrastrutture e strutture adeguate per aumentare i volumi di traffico commerciale". A dirlo è Damiano Di Ciaccio, presidente Aopg , l'associazione delle imprese che operano presso le banchine dello scalo pontino."Tali investimenti hanno portato a un quadruplicamento della superficie delle banchine del porto e al dragaggio dei fondali antistanti, in modo da permettere la movimentazione di più navi contemporaneamente, incluse quelle di grandi dimensioni. Investimenti importanti che rischiano di aver creato una cattedrale nel deserto se non saranno accompagnati da adeguati collegamenti stradali con l'entroterra e con le regioni circostanti. Questo collegamento Tirreno-Adriatico andrebbe a vantaggio dell'economia di tutto il basso Lazio e della zona di Gaeta in particolare, con ricadute estremamente positive sull'occupazione, che negli ultimi anni ha sofferto importanti momenti di crisi".