La Corte di Cassazione ha dato ragione alle agenzie di onoranze funebri del capoluogo che avevano denunciato il regime di monopolio imposto dalla società Ipogeo nella gestione del cimitero comunale per quel che riguarda la posa di arredi funebri nell'area del cimitero di Latina. Una violazione già segnalata dall'Autorità garante e pienamente riconosciuta dalla Corte d'Appello di Roma, con propria sentenza del 29 settembre 2011, e che adesso trova conferma nel pronunciamento della prima sezione civile della Cassazione. Ipogeo aveva impugnato il pronunciamento della Corte d'Appello con una serie di motivazioni che sono state tutte respinte dalla Cassazione che ha dunque confermato che le agenzie Ifal srl, Ifal service srl, Onoranze funebri La Riviera srl, Sant'Ambrogio srl, Tovalieri srl e Franzini sas, avevano ragione nel denunciare il monopolio di fatto. Ora le agenzie si attendono un repentino cambio di passo da parte dell'amministrazione comunale.
Sul caso è intervenuto anche Antonio Bottoni, di Contribuenti.it. " Non possiamo che manifestare grande soddisfazione nell'apprendere che è stata depositata la Sentenza della Corte di Cassazione con cui viene messa una pietra tombale (è il caso di dirlo), sull'incompatibilità tra gestione del cimitero ed attività commerciali svolte dallo stesso soggetto. Infatti, come già affermato sia dal Garante per la Concorrenza ed il Mercato che da una precedente Sentenza della Corte d'Appello di Roma, risalenti ormai ad alcuni anni fa, le due attività, se svolte dallo stesso soggetto, violano i principi di libera concorrenza, a tutto danno dei consumatori. La Corte di Cassazione con questa Sentenza, di cui Contribuenti.it aveva appreso in anteprima la notizia del deposito in tempi ravvicinati, ha fatto definitivamente ed in maniera ormai non più appellabile, chiarezza su uno dei tanti motivi di perplessità sulla gestione del cimitero latinense.
Contribuenti.it, dopo che è stato finalmente chiarito questo argomento, confida che l'attuale amministrazione comunale di Latina, voglia rivedere la propria posizione, istituendo quella commissione di indagine, già proposta da questa Associazione lo scorso 3 novembre con una lettera diretta al Sindaco, il cui testo riportiamo di seguito: "rivolgiamo all'attuale gestione politica del Comune di Latina, alla quale chiediamo di istituire una Commissione composta da soggetti esterni e di comprovata capacità ed indipendenza, con il compito: a) di fare luce sull'intera questione e di individuare le eventuali responsabilità oggettive e soggettive, non escludendo alcuno dei soggetti coinvolti, anche se fossero coloro che hanno gestito provvisoriamente l'Ente tra una elezione e l'altra; b) che ne riferiscano ai cittadini, in quanto soggetti sui quali gli effetti dell'affidamento ricadono ed, in caso di accertate responsabilità c) ne pongano a conoscenza la locale Procura della Repubblica e/o la Corte dei Conti". Infatti riteniamo che sia finalmente giunto il momento di rendere trasparente la gestione del cimitero, anche al fine di fugare possibili dubbi ed ombre ingiustificate in merito. Questa Associazione, pertanto, si augura che il Comune voglia tempestivamente adottare tutti gli atti necessari a modificare la convenzione di gestione con Ipogeo, vigilando attivamente su eventuali tentativi di ignorare quanto appena sentenziato dalla Cassazione, adottando tutti gli atti idonei a consentire la ripresa della libera attività in regime di vera concorrenza commerciale tra le aziende interessate. Ora attendiamo che il Comune voglia far sentire la propria voce circa la durata delle concessioni cimiteriali, che il gestore vorrebbe ridurre unilateralmente a 30 anni, per tutti coloro che non possiedono il contratto di concessione".