Una cappa di caldo l'estate, il gelo polare d'inverno, un ventilatore sgangherato posizionato nella sala d'attesa per dare sollievo agli utenti, e ben quattro condizionatori d'aria "caldo/freddo" non funzionanti. Queste le condizioni in cui operano i dipendenti dell'ufficio di Stato civile, giusto accanto all'ingresso principale del Comune. Un front-office che ogni giorno accoglie decine e decine di cittadini, costretto a lavorare a temperature tropicali in questo periodo a causa degli impianti di areazione a dir poco obsoleti, di certo guasti. Il motivo per cui non vengono riparati non è chiaro, si può però immaginare: non ci sono i soldi. Come non ci sono i soldi per riparare gli infissi della finestra, da cui l'inverno entra il freddo, proprio accanto alle scrivanie. Condizioni disagevoli per i dipendenti ma anche per i cittadini, che si trovano in pieno luglio a fare la fila per una pratica come fossero alle Hawaii. Ma senza il riposo e il paesaggio delle Hawaii. Non è dato sapere se è l'unico caso. Di certo è tutto l'ufficio a mostrare i segni del tempo e, perché no, della mancata attenzione che paradossalmente l'ente municipale presta a se stesso. E perciò ai suoi cittadini. Resta il fatto che se mancano i soldi per i servizi essenziali, non si possono al contempo spendere migliaia di euro in interessi passivi con le banche. Almeno laddove è possibile risparmiarli.
Condizionatori rotti da anni: temperature tropicali negli uffici dello Stato civile
Terracina - Caldo torrido d'estate, freddo polare d'inverno. Guasti i quattro impianti e il Comune non li ripara