La manutenzione pianificata e programmata per il canale Rio Torto sembra essere utopia. Eppure parliamo di un corso d'acqua di fondamentale importanza, che attraversa il centro urbano di San Felice Circeo e che in passato è straripato causando danni non di poco conto. Per alcuni dei quali, tra l'altro, ci sono stati pesanti contenziosi dal punto di vista economico.
Ma l'esperienza del passato pare non aver insegnato molto e ancora oggi i residenti della zona tornano a chiedere a gran voce di pulire il canale, ormai invaso da vegetazione spontanea e in alcuni punti anche da rifiuti. I problemi sono molteplici. Prima di tutto igienico-sanitari, visto che non è cosa rara trovare nutrie, serpi e altri animali tra i rovi e le sterpaglie. Ma ci sono anche altri rischi, come si diceva inizialmente, che si corrono in caso di precipitazioni atmosferiche abbondanti o per incendi. Rio Torto, insomma, potrebbe straripare come accaduto qualche anno fa con il canale Elena.
Ma i mezzi per la manutenzione non si vedono in zona dall'autunno del 2015. Il Comune era stato diffidato dal Consorzio di Bonifica quando aveva ipotizzato di intervenire direttamente sui corsi d'acqua e c'erano state rassicurazioni che, per quanto riguarda Rio Torto, degli interventi sarebbero stati effettuati entro il 2016. Niente. A gennaio 2017 una nuova nota dal Comune di San Felice Circeo in cui si lamentava - testualmente - «la grave situazione di incuria dovuta alla totale assenza degli interventi di manutenzione ordinaria».
Ora, stando almeno a quanto pubblicato sui social network dall'assessore Luigi Di Somma, qualcosa pare si stia muovendo. Nel fine settimana sono previsti dei lavori di manutenzione sul corso d'acqua. Ma fin dove il Consorzio - e questa è un'altra problematica irrisolta - potrà arrivare con i propri mezzi, perché col tempo sono stati costruiti dei muretti lungo gli argini dei canali. Soltanto qualche mese fa sono iniziati i controlli con una sfilza di ordinanze di demolizione, ma troppo a lungo queste irregolarità sono passate inosservate. E la conseguenza è che ora c'è il rischio concreto che la manutenzione sia a macchia di leopardo a causa dei muretti costruiti senza le necessarie autorizzazioni.