Wind può realizzare la sua stazione base in piazzale Donatori di Sangue, vicino al palazzetto dello Sport. E tutti gli atti approvati dal Comune, precisamente dal commissario straordinario, nel 2016, al fine di revocare le autorizzazioni, sono da considerarsi illegittimi. Così il Tar di Latina, che si è espresso dando ragione a Wind nella contesa sulla possibilità di impiantare un'antenna sulla rotatoria di viale Europa, all'altezza di piazzale Donatori di Sangue. La questione fece molto discutere, soprattutto perché col Comune commissariato, tutti i partiti erano in campagna elettorale e promettevano fuoco e fiamme contro l'antenna. Sul caso alla fine decise il commissario straordinario. Che, dopo un primo via libera autorizzativo, decise di fare dietro front, prima modificando il regolamento comunale e inserendo i palazzetti dello Sport tra i siti sensibili, e poi revocando l'autorizzazione a Wind. Un vero pasticcio, dice oggi il Tar. «Illegittima la delibera del commissario straordinario con la quale si è integrato l'articolo 2 comma g (i palazzetti tra i siti sensibili, ndr) perché l'inclusione tra le aree sensibili del palazzetto dello sport si è concretata in una violazione della competenza statale con una scelta, peraltro, affatto arbitraria e priva di alcuna motivazione». A catena, diventa illegittimo anche il provvedimento di revoca, come pure il procedimento di archiviazione della richiesta di autorizzazione paesaggistica deciso dall'ufficio Urbanistica.

La verità, insomma, è che nessuno, in assenza di un piano vigente delle antenne, può decidere alcunché. Nemmeno un commissario straordinario, che anzi si è in questo caso mostrato abbastanza imprudente. Il giochetto della revoca costerà infatti 5000 euro di spese di giudizio alla collettività. La stazione base, anche detta antenna radiomobile, insomma, si farà. Wind ha già presentato il rendering dell'impianto, che sarà mimetizzato con l'illuminazione. Con buona pace dei vacui comunicati della politica in campagna elettorale.