Potrebbe arrivare lo stop dal governo giallo-verde ai finanziamenti previsti nel bando delle periferie, con atti già firmati dalla Presidenza del Consiglio e dagli enti interessati, compreso il Comune di Latina che era destinatario di 18 milioni di euro per 17 interventi tra infrastrutture, opere edilizie e progetti immateriali per l'inclusione sociale. Uno degli emendamenti al decreto Milleproroghe approvati dalla maggioranza al Senato infatti fa slittare al 2020 l'erogazione dei fondi e ha già suscitato le reazioni agguerrite dell'opposizione di governo e di alcuni sindaci italiani. I progetti vengono "congelati" secondo quanto riporta l'emendamento. Una mannaia (almeno momentanea prima del voto a Montecitorio) che potrebbe calare sul pacchetto dei progetti "Latina anche città di mare" già destinatari di una prima anticipazione dei fondi a giugno scorso per stato avanzamento dei progetti. La fetta più grande del maxi finanziamento, ossia 8 milioni e 300mila euro, erano destinati al completamento di via Massaro (l'opera in verità con più problemi e in attesa di essere portata in consiglio per una variante urbanistica), a seguire 1 milione e 800mila euro per la realizzazione del parco di Porta Nord, altri 313mila euro per la riqualificazione di via Le Corbusier, poi la pista ciclabile, la riconversione dell'immobile di via Varsavia, il recupero dell'ex garage Ruspi (da 1 milione di euro). E 480mila euro destinati ai servizi sociali nell'immobile ex Tamerici. "Ci preoccupa la ‘sospensione' delle convenzioni del Bando periferie – ha commentato il presidente dell'Anci Antonio Decaro - atti già firmati dalla Presidenza del Consiglio e dagli enti interessati. Valuteremo insieme ai sindaci i passi successivi da compiere per far chiarezza, anche alla luce degli oneri sostenuti per la progettazione e per l'avvio di alcune delle opere previste".