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Il caso

Coop lascia il basso Lazio, i punti vendita di Aprilia e Pomezia saranno ceduti

Unicoop Tirreno annuncia la cessione di otto supermercati dove lavorano 270 dipendenti, interessata anche Velletri. Sindacati preoccupati per possibili licenziamenti

La coop di via Mascagni ad Aprilia

La coop di via Mascagni ad Aprilia

Unicoop Tirreno si prepara a lasciare il basso Lazio e chiudere i battenti di otto supermercati situato al di sotto della linea del grande raccordo anulare, tra i quali l'Ipercoop e il punto vendita Coop di via Mascagni, quello di Pomezia  e quello di Velletri. I sindacati di categoria proclamano lo stato di agitazione a partire dal 26 settembre e chiedono al ministero dello sviluppo economico un incontro urgente per discutere le scelte dei gruppi Unicoop e Distribuzione Centro Sud, pronti ad abbandonare il Lazio e lasciare senza lavoro centinaia di famiglie.
Gli incontri che ieri pomeriggio si sono tenuti presso i punti vendita e ai quali hanno preso parte dipendenti e sigle sindacali infatti, hanno confermato le voci che si rincorrevano da mesi. "Oltre alla vertenza dell'Ipercoop di Avellino – scrivono nella lettera indirizzata al Ministero per lo Sviluppo Economico Ultucs Uil, Fisascat Cisl e Filcams Cgil – è sopraggiunta la dichiarazione di Unicoop Tirreno di voler cedere otto punti vendita del Sud del Lazio e questo aggrava la preoccupazione sul disinvestimento della cooperazione nei territori del Sud del Lazio e in Campania e il futuro occupazionale di centinaia di lavoratori". Nel ribadire la necessità di avere un confronto congiunto che affronti i problemi della presenza e del futuro della Coop in questi territori, le sigle sindacali chiudono la lettera annunciando lo sciopero di tutti i lavoratori per la giornata del 26 settembre.

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