Un cancello chiuso, sbarrato. Non è l'ingresso di una proprietà privata, ma quello del palazzo municipale di Sperlonga, la cosiddetta "casa dei cittadini", in cui si può sì entrare, ma solo su appuntamento. A darne comunicazione è uno scarno avviso pubblicato sull'albo pretorio del Comune, nel quale non si spiega quale sia il motivo che abbia spinto l'Ente ad adottare tale provvedimento. «L'ingresso dei signori cittadini e dei professionisti - si legge nel documento scansionato e firmato dal segretario generale Andrea Nappi - è consentito esclusivamente previo appuntamento fissato dall'Urp (l'ufficio relazioni con il pubblico) e successiva autorizzazione dei responsabili dei settori e/o aree». Nel Comune di Sperlonga, insomma, non solo si deve prendere appuntamento, ma si può accedere solo previa autorizzazione. Una decisione che forse è la conseguenza delle lamentele dell'utenza, talvolta esternate in maniera poco civile, a causa delle lungaggini burocratiche e simili, dovute spesso anche alla cronica carenza di organico. La scelta di chiudere - in senso letterale - il Comune non è piaciuta affatto al capogruppo di minoranza Marco Toscano (Sperlonga Cambia). «Doveva essere un palazzo di vetro, la casa dei cittadini di Sperlonga - commenta sarcastico il consigliere comunale di minoranza -. L'ultimo provvedimento a firma del segretario Nappi ha trasformato il palazzo municipale in una torre d'avorio in cui sono arroccati il sindaco Cusani e la sua maggioranza. Invece di occuparsi di migliorare i servizi per i cittadini, questa Amministrazione lavora per complicare la vita delle persone».