Non ha nemmeno mezzo secolo ma dentro contiene reperti archeologici che risalgono all'antica Roma e ancora prima. E con la rivoluzione digitale questi tesori possono essere "vissuti" da chiunque. Niente più barriere, siano esse architettoniche o sensoriali. Il Comune di Fondi pensa all'ammodernamento del suo museo archeologico incastonato nel Castello Caetani, con un progetto low cost che alterna manutenzione all'efficientamento energetico e digitale. Circa 200 mila euro basteranno a rendere il luogo al passo coi tempi. In parte sarà necessario mettere mano ai locali. Ci sono muri ammalorati, infiltrazioni di umidità, servizi igienici decisamente inadeguati, impianti elettrici obsoleti. Qui si pensa ad intervenire soprattutto con un'integrale sostituzione, grazie alle tecnologie Led, che consentiranno l'efficienza e il risparmio energetico. Il Led servirà anche a creare effetti scenografici lungo la cinta muraria del castello. Quanto alle tecnologie digitali, importanti saranno i software. E in particolare per entrare nella contemporaneità dei grandi musei, sarà necessario non sbarrare l'accesso a nessuno. Ecco allora la previsione di Totem informativi e touch screen per la divulgazione di informazioni turistiche, gallerie fotografiche, video, suggerimenti su percorsi enogastronomici e culturali. Saranno installate anche lavagne interattive per ciechi e sordi, percorsi tattilo-sensoriali, schede illustrative in Braille e presentazioni nella lingua dei segni.

Questa piccola rivoluzione per ora è fissata sulla carta. Ma appare necessaria qui e altrove, in tutti i luoghi di cultura. La rivoluzione digitale ha eliminato anche i costi, un tempo alti, per favorire l'accessibilità all'opera d'arte, al contenuto culturale. Grazie ai software e alle applicazioni un semplice clic sullo Smartphone consente a chiunque di godere della bellezza. Dopo l'eliminazione delle barriere architettoniche fisiche, occorre pensare a spazzare via quelle sensoriali. Il Comune di Fondi si pone questo importante obbiettivo, e lo fa con un progetto a basso costo, di cui chiederà finanziamento alla Regione Lazio. Insieme alla piazza dell'ex chiesa di Sant'Antonio Abate (anche lì, accessibilità e abbattimento delle barriere), progetti virtuosi. Tutti da realizzare.