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Revenge porn, legge per arginare il fenomeno. Casi in crescita anche tra minori

Foto intime in rete anche tra i teenager. Registrate oltre 50mila segnalazioni ogni mese Un giovane su quattro scambia contenuti compromettenti

Revenge porn, legge per arginare il fenomeno. Casi in crescita anche tra minori

Sì al riconoscimento del "Revenge Porn" quale reato, punibile con 6 anni di carcere e con sanzioni fino a 15mila euro.

C'è l'intesa tra maggioranza e opposizione alla Camera, dove proprio ieri è stato dato l'ok al testo della legge e al tanto discusso emendamento sul "Revenge Porn". Secondo tale documento, «chiunque, dopo averli realizzati o sottratti, invia, consegna, cede, pubblica o diffonde immagini o video a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate, è punito con la reclusione da uno a sei anni e la multa da 5mila a 15mila euro». Ed è proprio grazie all'ok a questo emendamento, proposto in ultima battuta dal M5S tramite Stefania Ascari, che sembra essersi sbloccato l'impasse tra i gruppi della Camera, che fino a pochi giorni fa erano congelati sull'approvazione della norma che introduce il cosiddetto Codice Rosso - la legge che vuole tutelare le donne vittime di violenza domestica e di genere - e che a sua volta introduce anche il reato di "Revenge Porn".

Per tanti è solo un gioco, o almeno inizia come tale. Poi diventa un inferno. Il Revenge Porn è probabilmente tanto diffuso per un motivo in particolare: chi scambia materiale compromettente in rete non sa a cosa sta andando incontro, si voglia per la fiducia nei confronti del partner, o anche per incoscienza. Sta di fatto che oggi un ragazzo su quattro ci casca. Solitamente si parte col cosiddetto "sexting", ossia dalle chat su WhatsApp o Messenger a sfondo erotico. Poi si passa alle immagini, scattate col telefonino e inviate tramite gli stessi canali di comunicazione. Ma troppo spesso, accade l'irreparabile. A volte a diffondere le foto private è quello che una volta era il compagno (o la compagna) della vittima, che proprio per vendicarsi della rottura decide di infangare l'ex.

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