Un convegno di Inail e Università ritorna sul problema dell'amianto e questa volta parte dall'origine per poi arrivare ad analizzare gli errori e i danni che si sono registrati in questi anni, il materiale «oscuro» che ha causato problemi di salute gravissimi a tantissimi lavoratori e cittadini esposti alle fibre.
«Amianto: dall'estrazione dei minerali all'identificazione nei materiali mediante tecnologie innovative» è il titolo dell'incontro che si tiene venerdì prossimo presso la facoltà di Ingegneria nell'ambito del maggio museale che, come si sa, tocca anche alcuni luoghi minerari bonificati e ora accessibili al pubblico nell'ambito di percorsi della memoria del lavoro com'era fino a non molti anni fa. Per questo i saluti iniziali al convegno saranno portati da Silvia Serranti, direttore del Museo di Arte e Giacimenti Minerari; a seguire l'intervento di Giuseppe Bonifazi, delegato del Rettore per le Sedi esterne e Direttore del CeRSITeS – Centro di Ricerca e Servizi per l'Innovazione Tecnologica Sostenibile del Polo di Latina. Tra i relatori Massimo Bergamini, direttore della sezione per il Risanamento Sviluppo Ambientale della Miniera Balangero che parlerà del «risanamento ambientale della miniera di amianto di Balangero e Corio (SIN, Legge n.426/1998) - dagli studi di Primo Levi alla riqualificazione del sito minerario attraverso mezzo secolo di attività estrattiva dell'amianto». Subito dopo Nazzareno Santilli del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare parlerà degli «Aspetti peculiari delle attività estrattive di amianto nell'ambito dei Siti di Interesse Nazionale», mentre Federica Paglietti e Sergio Malinconico, entrambi ricercatori presso l'Inail parleranno delle «Aree contaminate da amianto di origine naturale e antropica» e Giuseppe D'Ercole, già Presidente del Fondo per le Vittime dell'Amianto Inail, illusrerà il dossier statistico: «L'amianto: prevenzione e tutela, ma anche cura e risarcimento».
Nella seconda parte della mattinata analisi sull'«Uso di materiali contenenti amianto in edilizia e loro effetto sulla salute» a cura di Giorgio Onori dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia Latina, e la relazione di Silvia Serranti del Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente del La Sapienza sulla «Identificazione e caratterizzazione di materiali contenenti amianto mediante tecnologie innovative». Previsti inoltre gli interventi di Massimo Musacchio dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sull' «Asbestlib: una libreria spettrale dei MCA a supporto delle attività di monitoraggio ambientale» e di Stefano Pignatti (CNR IMAA - Institute of Methodologies for Environmental Analysis) sulla «Identificazione da remoto degli affioramenti di Natural Occurring Asbestos».
Il fatto
Amianto e lavoro, un convegno per una analisi critica della situazione
Latina - Un convegno affronta i dati dell’Inail insieme ai percorsi di risanamento dei siti che hanno causato i problemi più gravi