La novità
05.07.2019 - 12:58
Paulo Fonseca, neo allenatore della Roma
Si riparte nuovamente da zero, ad un anno di distanza da una semifinale di Champions League raggiunta, a due anni dal record di punti in Serie A. Quest'anno la Roma ha concluso al sesto posto, non dando seguito dunque a due stagioni per motivi diversi memorabili. Era un po' nell'aria, perché se a quella squadra togli Allison, Strootman, Nainggolan e Salah è evidente che tutto diventi un po' più complicato. Adesso, anche l'allenatore è cambiato: si ritenta la strada straniera, che porta a Fonseca ex Shakthar: il secondo tentativo dell'era recente, dopo quello non felice di Luis Enrique.
Guai, però, a non concedere fiducia all'ultimo arrivato come avvenne con lo spagnolo, che poi andò a Barcellona e vince il Triplete: noto lo striscione dei tifosi giallorossi che esposero un "Luis vai al Barça che si è liberato un posto": ci andò, infatti, e vinse tutto. Fonseca arriva con le idee chiare, un passato vittorioso, tre anni su tre in Ucraina e i complimenti di Guardiola che, quando affrontò l'attuale tecnico giallorosso, definì la sua squadra "una delle migliori contro cui avesse mai giocato".
Fonseca ha anche una grande personalità, motivo importante per cui è stato scelto oltre che necessario, per gestire una piazza complicata come quella romanista. Non sarà però felice di veder subito partire uno dei pochi pezzi pregiati rimasti in squadra. Si tratta di Manolas, con una clausola rescissoria appetibile di 36 milioni di euro, è oramai ad un passo dal Napoli di Ancelotti, a caccia di un sostituto per Albio. E non sarà l'unico: anche Dzeko, come confermato dal ct della Bosnia, ha le valige in mano, per lui opportunità all'Inter.
La sua Roma avrà però quegli esterni che ben si adattano al suo gioco, potrebbe valorizzare Kluivert, rivitalizzare Under e puntare su Elsha come leader tecnico della squadra. Se dovesse restare la cerniera italiana composta da Cristante, Pellegrini e soprattutto Zaniolo, le basi sarebbero piuttosto buone per far partire un progetto di giovani e dalle prospettive importanti.
Le quote scommesse non sono però benevole con la Roma, in ottica scudetto. I giallorossi sono dati addirittura quotati a 29, ben lontani dalla Juve a 1.45 e le due più vicine rivali: la nuova Inter di Conte a 5 e il Napoli a 6.50. Una Roma che potrebbe anche faticare a centrare un posto in Champions League, ma che può puntare forte sul cammino europeo dell'Europa League.
Il recente caso Totti non ha di certo aiutato a rasserenare un ambiente in netta opposizione alla Presidenza di Pallotta e alla sua classe dirigenziale. Un rapporto incrinato da tempo, acuito dall'addio di Totti prima e De Rossi poi. Una Roma che riparte da zero, da un punto di vista tecnico e tattico oltre che di guida sulla panchina: urgono certezze a livello di programmazione, per costruire una squadra che possa nuovamente essere in grado di lottare per i maggiori traguardi italiani e ben figurare oltre i confini italici.
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