La città si tiene stretto il suo premio letterario internazionale di cui va orgogliosa. La conferma è arrivata anche da numeroso pubblico presente alla premiazione della XXIX edizione che si è tenuta sabato nel "Museo Città di Pomezia - Laboratorio del Novecento" di piazza Indipendenza. Il "Città di Pomezia" è stato organizzato per il secondo anno consecutivo dal Centro Studi Sisyphus e ha visto 50 opere selezionate dai 276 inediti pervenuti per le sei sezioni in concorso: 25 gli autori premiati dalla giuria presieduta dal poeta e divulgatore scientifico Roberto Maggiani.
Ecco tutti i vincitori. Sezione A - Raccolta di poesie o poemetto: Giancarlo Stoccoro, Marcello Fico, Elisabetta Sancino, Liliana Paisa, Davide Rocco Colacrai; Sezione B - Poesia singola: Marco Senesi, Antonella Riccardi, Giovanni Villa, Giulia Cordelli; Sezione C - Poesia in vernacolo: Ennio Berenato, Michele Aprile, Lucia Fusco, Nicoletta Chiaromonte; Sezione D - Racconto o novella: Alessandro Bindi, Paco Ranalli, Vittorio Casillo, Ugo Criste; Sezione E-F - Saggio critico su temi letterari, storici, artistici e archeologici: Giorgia Pellorca, Antonio Villa, Caterina Carloni, Roberto Ragione. Premio speciale della giuria a Fabrizio Santi e Mauro Di Giorgio.
A consegnare le targhe ci ha pensato il sindaco Adriano Zuccalà: «E' un onore ospitare nella nostra città un premio così importante, ideato dal poeta Domenico Defelice, che negli anni ha visto la partecipazione di autori illustri del panorama della letteratura contemporanea. Celebrare questa premiazione all'interno del nuovo Museo Città di Pomezia - Laboratorio del Novecento dà la misura del grande investimento che Pomezia sta facendo sulla cultura e sulla sua diffusione».
Al primo cittadino ha fatto eco il vicesindaco Simona Morcellini: «Siamo orgogliosi di un premio giunto alla XXIX edizione e il cui prestigio rappresenta un valore aggiunto nella promozione culturale del nostro territorio. Voglio ringraziare tutti gli autori che hanno partecipato, la giuria presieduta da Roberto Maggiani, il Centro Studi Sisyphus e gli uffici comunali che hanno lavorato al premio».