Lentamente è partito anche l'iter per le domande di finanziamento bancario dopo un faticoso accordo raggiunto dall'Abi con il Governo. Ieri mattina non c'era molta fila anche perché tutte le filiali hanno predisposto già da inizio marzo servizi solo per appuntamento.
Inoltre la procedura per presentare la domanda di prestiti, denominati «di piccolo taglio» e diretti a micro imprese o aziende di media grandezza che hanno subito una minore diminuzione degli incassi, si può inviare via mail allegando le autocertificazioni e gli altri documenti su ragione sociale e sede.
Secondo le previsioni e la annunciata semplificazione dell'accesso a questo piccolo credito garantito dallo Stato le domande possono essere smaltite anche nel giro di un giorno o due.
Dunque i primi soldi a queste piccole imprese potrebbero essere accreditati già oggi o domani, salvi intoppi telematici. Chi sta chiedendo il prestito? Da un primo esame si tratta di aziende artigiane di piccole dimensioni, le stesse che hanno anche avanzato la domanda di cassa integrazione in deroga perché hanno meno di cinque dipendenti e che potrebbero ripartire in seguito alla ripresa del circuito delle grandi aziende.
Oltre il settanta per cento delle società iscritte alla Camera di Commercio ha questo assetto organizzativo, dunque si sta parlando del tessuto connettivo dell'economia provinciale.