In una caldissima mattina di giugno si consuma una delle peggiori sconfitte della giustizia, un diniego di diritti senza senso e senza più nulla che abbia a che vedere con l'emergenza Covid-19. E' accaduto ieri presso la Sezione Esecuzioni di via Ezio che per il Tribunale risulta aperta il martedì, mercoledì e giovedì. In realtà ieri mattina le molte persone in fila, soprattutto avvocati, hanno atteso anche tre ore e mezza e in tanti hanno addirittura rinunciato.

Secondo le disposizioni date dalla cancelleria, ma che non risultano concordate con la Presidenza del Tribunale, è stato infatti consentito l'accesso di una sola persona alla volta per ciascuno dei cinque sportelli. Tra i motivi dell'accesso c'era la presa visione dei fascicoli dei procedimenti di esecuzione e ciò ha comportato in un caso che l'avvocato interessato al procedimento si dovesse trattenere per oltre un'ora e nel frattempo non è stato possibile far entrare nessun altro nella stanza. A metà mattina è stato chiesto l'intervento del commissario del Consiglio dell'Ordine degli avvocati, Giacomo Mignano, che a sua volta ha chiesto delucidazioni alla Presidente del Tribunale su quello che è sembrato un disservizio senza spiegazioni.