Oltre centomila euro «parcheggiati». Sono bloccati da quasi tre mesi. Un gruppo di avvocati aspetta di ricevere le liquidazioni relative alle difese d'ufficio. In un momento così difficile per una fascia di professionisti che sembra essere sempre più consistente del Foro di Latina e che vive anche di questo, ricevere quei soldi (poco più di mille euro), sarebbe una boccata d'ossigeno.
E invece - come ha scritto alla presidenza del Tribunale anche il commissario dell'Ordine degli Avvocati Giacomo Mignano - questa situazione è lo specchio di un altro disagio.

Non sembra esserci pace per la giustizia pontina che adesso deve fare i conti con la liquidazione dei compensi. I problemi arrivano da viale Le Corbusier. «E' l'ennesima disfunzione fatta registrare dall'ufficio in questi ultimi tempi - è l'incipt della lettera di Mignano - nonostante sia stata provveduta già a maggio la liquidazione dei compensi maturati nel precedente periodo dai colleghi per le difese d'ufficio e il gratuito patrocinio in favore dei meno abbienti, a oggi del tutto inspiegabilmente - scrive - il responsabile dell'ufficio non ha provveduto ad evaderle. Se si considera che i provvedimenti in questione superano il centinaio - sostiene Mignano - e molti iscritti hanno in tale forma di servizio, in questo grave periodo di crisi che sta investendo l'avvocatura come tutto il Paese, la loro unica fonte di sostentamento, non vi è dubbio che questo considerevole ritardo non appare giustificabile, alla luce delle direttive impartite. Queste liquidazioni rappresentano una priorità per gli uffici del circondario».