Sono quattro gli indagati per i lavori alle porte di Giulianello in un terreno in cui si vorrebbe realizzare un nuovo centro commerciale. Nei giorni scorsi l'amministrazione di Cori aveva revocato l'autorizzazione concessa in via straordinaria ai proprietari e alla ditta che avevano chiesto di poter intervenire per recuperare le parti della struttura che durante i mesi del lockdown erano crollate. Tutto regolare, era necessario intervenire per pulire l'area e soprattutto mettere in sicurezza le parti ancora pericolanti. Peccato però che ad un controllo del personale del Nipaaf della Forestale, sarebbero emerse delle irregolarità. Prima tra tutte l'assenza di un piano per la gestione dei rifiuti. Non solo però.

Gli investigatori della Forestale sospettano che tra le parti dichiarate crollate, vi possano essercene anche alcune abbattute, non venute giù da sole. Il progetto e soprattutto l'autorizzazione poi, non terrebbero conto di una serie di vincoli che esistono su quell'area. Vincoli di varia natura compresi l'uso civico che non sarebbe stato affrancato, vincoli paesaggistici ecc.

Tutto qui? Sembra di no. Tra le ipotesi per cui risultano indagati il dirigente dell'ufficio tecnico in carica al momento dell'ok, il direttore del cantiere, il proprietario e il titolare della ditta che opera, c'è anche il falso (probabilmente legato proprio alla gestione dei rifiuti) e la violazione delle norme edilizie.