Sfruttamento della prostituzione minorile, ma anche minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.

Sono queste le ipotesi di reato formulate a carico di un cittadino rom di 23 anni residente ad Ardea, a poca distanza dal "Serpentone" delle Salzare, che domenica sul lungomare di Ostia aveva offerto un bambino di circa tre anni per delle prestazioni sessuali in cambio di soldi.

Una circostanza che alcuni turisti hanno raccontato ai finanzieri, i quali lo hanno subito bloccato e, con una indagine lampo, hanno scoperto che l'uomo era il padre del bimbo.

Stando alle prime ricostruzioni, il giovane rom stava camminando sul lungomare del Lido di Roma tra gli stabilimenti "Mariposa" e "Il Finanziere", con il bambino in braccio: nel tragitto avrebbe avvicinato degli anziani offrendo il bimbo per del sesso a pagamento. Tra loro c'era anche un turista che, senza pensarci due volte, ha chiamato la Guardia di finanza presente in zona: alla vista delle divise, l'uomo ha abbandonato il bambino ed è fuggito. Poco dopo, però, le Fiamme gialle lo hanno bloccato, rimediando anche calci e pugni.

Già conosciuto dalle forze dell'ordine, l'uomo è stato arrestato portato in carcere a Regina Coeli. Il bambino, invece, è stato accompagnato all'ospedale "Grassi" di Ostia per essere visitato e reidratato. Con lui ora ci sono gli assistenti sociali e la situazione è tenuta sotto stretto controllo anche dal Tribunale per i minorenni di Roma.

In più, sono in corso indagini per capire se il piccolo possa aver vissuto traumi precedenti a questa orribile storia.