La Procura di Latina ha tirato le somme e ha chiuso l'inchiesta che aveva portato in due direzioni: quella dello spaccio di cocaina con il sequestro di mezzo chilo di droga e al sequestro di farmaci dopanti che secondo l'impianto accusatorio servivano per l'attività sportiva. L'indagine degli agenti della Squadra Volante, coordinata dal pubblico ministero Andrea D'Angeli, aveva portato all'arresto lo scorso maggio di Leonardo Petrianni, 53 anni, indirizzando le indagini su una serie di mirati accertamenti: da un lato il sequestro della cocaina e dall'altro il ritrovamento di prodotti ritenuti dopanti che avevano aperto un diverso scenario investigativo. Alla luce delle risultanze che sono emerse e anche del pronunciamento dei giudici del Tribunale del Riesame che avevano mantenuto inalterate le esigenze cautelari lasciando in piedi il castello accusatorio, gli inquirenti hanno messo la parola fine all'inchiesta.


Intanto proprio nelle scorse settimane era scattato anche il sequestro di beni nei confronti del 53enne. Sotto chiave erano finite due auto e una somma di denaro sulla scorta della sproporzione tra il tenore di vita e i redditi di Petrianni. Il ricorso era stato impugnato dall'avvocato Italo Montini ai giudici del Tribunale del Riesame.