Sembra non avere fine, a Pomezia, la battaglia a colpi di ordinanze e carte bollate fra il Comune e la società proprietaria di quasi tutti gli immobili del Borgo di Pratica di Mare per quanto riguarda i cancelli e i lavori nella cittadella medievale.

Nelle scorse ore, infatti, il dirigente all'Urbanistica del municipio ha firmato un'ordinanza per sospendere in autotutela l'efficacia della Comunicazione d'inizio lavori asseverata (la cosiddetta Cila) presentata lo scorso 31 agosto dalla società per "l'avvenuta installazione di un cancello di natura provvisoria a tutela della proprietà privata".

La struttura è quella su cui pende l'ordinanza di rimozione dello scorso 21 agosto, con un verbale di inottemperanza alla stessa stilato giovedì dalla polizia locale.

"Alla data del sopralluogo - si legge nell'ordinanza -, il cancello risultava ancorato tramite staffe in ferro alle mura del Borgo, in difformità a quanto dichiarato nel grafico allegato alla Cila del 31 agosto 2020 che testualmente recita: ‘Cancello metallico a due ante con pilastri infissi su contrappesi privo di vicoli a terra e/o su parete', e a quanto constatato nella relazione di sopralluogo del 06 agosto 2020".

Nell'ordinanza la sospensione della Cila in questione, il dirigente ha anche ricordato come sia ancora valido quanto contenuto nell'ordinanza del 21 agosto, ossia la necessità di rimuovere il secondo cancello in ottemperanza alle decisioni del Tar.

Dalla società, invece, sostengono come la Soprintendenza ai Beni culturali abbia approvato il 12 maggio 2017 l'installazione di un cancello definitivo all'ingresso del Borgo medievale.