Chiede il compenso per il lavoro svolto, ma il proprietario dell'azienda agricola dove lavora come bracciante lo aggredisce costringendolo a ricorrere alle cure mediche presso il pronto soccorso della Casa di Cura Città di Aprilia. Se la caverà con una prognosi di sette giorni. Un gravissimo episodio quello denunciato dalla Uila di Latina, perpetrato dal proprietario di una azienda agricola di Campoverde ai danni di un lavoratore indiano, colpevole solo di aver chiesto al padrone del terreno la sua giusta paga. Sabato 5 settembre infatti il giovane operaio avrebbe raggiunto l'azienda di Campoverde per chiedere al datore la sua paga. L'uomo però avrebbe reagito in maniera violenta, malmenando lo straniero per aver inutilmente tentato di far valere i propri diritti. Il giovane è stato costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso di Aprilia, ma la vicenda non è passata sotto traccia, perché il rappresentate della comunità indiana del Lazio, Gurmukh, ha interessato del caso la Uila. Il sindacato di categoria ha sporto denuncia alle forze dell'ordine e all'ispettorato del lavoro, scegliendo di rendere la notizia di dominio pubblico per sensibilizzare la popolazione su episodi sempre più frequenti.

«La Uila di Latina – ha dichiarato il segretario della Uila di Latina Giorgio Carra - da sempre vicina alla comunità indiana, informata dell'accaduto, ha immediatamente offerto al lavoratore malmenato e privato dei propri diritti, l'assistenza del proprio ufficio legale e, su espresso mandato di Singh Inderbir, ha predisposto le dovute denunce nei confronti delle autorità di pubblica sicurezza e dell'Ispettorato del Lavoro. Ancora una volta e ancora a Latina una normale controversia di lavoro, in assenza di altra possibilità per addivenire a una risoluzione in tempi ragionevoli, si risolve con una reazione violenta da parte di un inqualificabile datore di lavoro, non degna di un territorio che continuiamo a considerare civile e dove migliaia di datori di lavoro si comportano correttamente nei confronti dei propri dipendenti".

Un settore importante, quello agricolo, che conta in tutta la Provincia 5000 aziende attive dove trovano impiego 20000 lavoratori, più della metà di nazionalità straniera. Ma proprio tra le pieghe di un settore tanto importante, trovano spesso posto mali che colpiscono soprattutto le fasce più deboli e meno inclini a far valere i propri diritti: lavoro nero, caporalato, sfruttamento e violenza. «Questi episodi di violenza, spesso conseguenti alla convinzione di poter sfruttare impunemente i lavoratori – prosegue Carra - non solo danneggiano e mortificano i lavoratori coinvolti, ma alimentano un'immagine del settore agricolo di Latina che non corrisponde alla realtà e che, come più volte abbiamo denunciato, danneggia anche e soprattutto le aziende e i datori di lavoro che si comportano correttamente nei confronti dei propri dipendenti.

La Magistratura e gli organi di pubblica sicurezza facciano il loro corso con la determinazione e l'impegno che più volte abbiamo riconosciuto e apprezzato, ma gli organi ispettivi ordinari (Ispettorato del Lavoro in primis) devono cambiare passo e intervenire sulle situazioni segnalate con prontezza, determinazione ed efficacia, non solo per sanzionare il datore di lavoro, ma anche e soprattutto per consentire al lavoratore di recuperare i danni patrimoniali subiti in tempi compatibili con le proprie esigenze di sopravvivenza»