Due inchieste parallele: una della Procura militare di Roma, l'altra della Procura di Latina, condotta dal pm Valentina Giammaria che è arrivata a conclusione.
Rischiano il processo otto militari che all'epoca dei fatti erano allievi ufficiali al Comani di Latina, accusati di episodi di nonnismo nei confronti di Giulia Jasmine Schiff, 22 anni, originaria di Mira in provincia di Venezia che partecipava al corso numero 124 Aucp (Allievi ufficiali piloti di complemento) e sognava di diventare pilota. La storia di Giulia aveva fatto il giro di Italia, la sua denuncia era stata accompagnata anche da foto e video dove denunciava episodi di nonnismo con relativo lancio in piscina nonostante quella frase che si sente nel video «Mi fate male». Sul caso finito anche in Parlamento era intervenuto il Ministro della Difesa.
In base alla denuncia che era stata presentata, al termine del suo primo volo da solista che risale al 7 aprile del 2018, Giulia è stata presa dagli altri militari ed è finita contro un'ala di un aereo e subito dopo è stata gettata nella piscina del pinguino: in quello che è stato definito rito di iniziazione. E infine è stata usata come ariete e sbattuta non in modo violento contro una parte dell'aereo. Il video finito agli atti dell'inchiesta si concludeva con un applauso e un «Brava, brava ora sei pilota».
Il sostituto procuratore della Procura militare di Roma Antonella Masala ha chiesto il rinvio a giudizio per gli otto militari che sono accusati di concorso in lesioni militari pluriaggravate e continuate. L'udienza è fissata davanti al gup del Tribunale Militare di Roma Francesca Frattarolo il prossimo 11 dicembre, la parte offesa, assistita dall'avvocato Massimiliano Strampelli, vuole costituirsi parte civile.
Anche la Procura di Latina aveva aperto un'inchiesta per fare luce sulle condotte dei militari. In questo caso i reati ipotizzati dal magistrato inquirente Valentina Giammaria sono: violenza privata e lesioni. La ragazza che era stata ascoltata in Procura e aveva ricostruito i fatti, aveva anche accusato un crollo emotivo molto forte.
A Latina, in via Ezio, l'inchiesta ordinaria è conclusa, non è escluso che i militari che sono indagati a piede libero possano chiedere di essere interrogati dal magistrato oppure possano presentare delle memorie difensive.