La sua era diventata un'ossessione. Non aveva più limiti, al punto che si era presentato in casa della donna e si era sbottonato i pantaloni mostrando le parti intime. Voleva ad ogni costo un rapporto sessuale con lei, una anziana vedova del capoluogo, nonostante la grande differenza di età era determinato più che mai. L'episodio che ha portato alla condanna di dieci mesi di un cittadino straniero di 29 anni, nato in Francia ma con passaporto tunisino e residente a Latina, era avvenuto la scorsa estate in un appartamento di via dei Volsci a Latina nel residence del Magnolia Park in una zona centrale della città.
Lui aveva spiegato nel corso del processo che voleva fare compagnia alla donna, voleva andare a letto con lei e che il richiamo ad un certo punto era stato irresistibile.
Le avances dell'uomo nell'ultimo periodo erano diventati insistenti ma anche insidiose al punto che era stato arrestato. Davanti al giudice monocratico del Tribunale di Latina Francesca Coculo si è concluso il processo nel corso del quale la pubblica accusa, dopo aver ricostruito in fatti aveva chiesto la condanna a 12 mesi di reclusione per l'imputato sostenendo la gravità delle accuse mentre, i legali di C.S.B., queste le sue iniziali, gli avvocati Giuseppe e Michela Di Manno hanno cercato di scardinare le accuse di violazione di domicilio e resistenza a pubblico ufficiale e i reati sono stati derubricati.
L'imputato - nel corso della precedente udienza e durante la sua deposizione - aveva dichiarato di essersi innamorato perdutamente della donna anche se c'era una grande differenza di età e che aveva perso la testa per lei e non era riuscito a frenare la sua tentazione.
Una ossessione dalle modalità aggressive e anche pericolose che potevano avere ripercussioni più gravi. Il 29enne, infatti era stato sorpreso mentre tentava di entrare nell'appartamento della donna.
Il cittadino straniero era stato arrestato dal personale della Squadra Volante che era arrivato a sirene spiegate al Mafgnolia Park dopo la segnalazione e il supporto fondamentale di un collega che fuori servizio insieme al padre, (un ispettore di polizia in pensione), erano intervenuti per le richieste di aiuto della donna, terrorizzata dalla presenza del ragazzo.