Un grave episodio di violenza e prevaricazione si è consumato ieri mattina in pieno centro a Latina, nei pressi della porta d'ingresso dell'ufficio postale centrale, dove una giovane donna straniera, con figlio di pochi mesi al seguito, è stata picchiata da quattro zingare, pare, per avere tentato di superare la fila che quotidianamente si snoda lungo la scalinata all'esterno delle Poste. È successo sotto gli occhi di numerosi presenti, ma in pochi, appena due persone, hanno avuto il coraggio di farsi avanti all'arrivo dei Carabinieri per raccontare quanto era successo, testimoniare contro le donne rom che sarebbero tutte appartenenti al clan Ciarelli.
Praticamente ogni mattina la scena è sempre la stessa in piazzale dei Bonificatori, con gli utenti di Poste Italiane in fila all'esterno dell'edificio in attesa del loro turno. Anche e soprattutto perché, se affollati come un tempo, gli spazi interni dell'ufficio postale non consentirebbero il distanziamento anti contagio. Fatto sta che la situazione è sempre a dir poco snervante per le persone in fila e non manca l'occasione che possa scoppiare qualche scintilla, anche soltanto per piccole incomprensioni.
Fatto sta che ieri mattina, quando la situazione sembrava apparentemente calma, quattro donne si sono scagliate contro una giovane madre, col figlio in braccio, e hanno iniziato a picchiarla fino a farle sbattere la testa contro un'automobile in sosta davanti al marciapiede. Si trattava di una giovane di nazionalità polacca che in apparenza non aveva fatto niente di male: a detta delle rom avrebbe cercato di superare la fila, ma non è chiaro se si conoscessero e magari se tra loro di fossero stati già degli screzi in passato.