L'inchiesta "Scarabeo" è legata in maniera indissolubile a Serena Capponi e al compagno, l'ex poliziotto Nicola Natalizi, finiti entrambi agli arresti domiciliari. Sono loro a destare inizialmente l'attenzione degli investigatori, quando la donna viene sospettata di avere avvertito gli occupanti abusivi degli uffici del condominio "Colosseo" che ci sarebbe stato uno sgombero imminente. E sono sempre loro a spostare l'attenzione dei Carabinieri sulla figura di Francesco Santangelo, permettendo che saltasse fuori il sistema truffaldino dei prestiti facili architettato dal dipendente della Procura con una serie di complici, tutti finiti in carcere come lui. Ma non solo, visto che all'amico impiegato negli uffici giudiziari di via Ezio, la coppia si rivolge anche per ottenere una serie di finanziamenti, ovviamente in maniera impropria visto che l'ex agente arriva a collezionarne fino a cinque. Un record per il sodalizio che aveva la propria base operativa in via Ariosto.

Attraverso il "sistema Santangelo" Nicola Natalizi è riuscito a ottenere altri tre prestiti oltre ai due che aveva già acceso, sia mediante la modifica delle buste paga che attraverso il metodo truffaldino del mascheramento momentaneo delle credenziali presso la banca dati creditizia. Fatto sta che se fino a quel momento era riuscito a prendere due prestiti per 7.000 e 11.000 euro, grazie a Santangelo e gli altri me ha ottenuti altri due con Deutsche Bank Spa per 17.975 e 27.540 e un terzo con Younited per 16.000 euro. La somma delle rate mensili supera gli 800 euro. Nelle intercettazioni emerge chiaramente che la coppia punta a utilizzare quei soldi per spese correnti, come il dentista, ma anche per risparmiare in vista di spese future.