Chi è convinto di pagare più degli altri, le conseguenze del pentimento di Maurizio Zuppardo, è il fratello Marco, spesso al centro dell'attenzione nelle indagini antidroga.

«Ho cambiato vita - ci racconta il cinquantenne Marco Zuppardo - Ci sto riuscendo soprattutto da quando non c'è più mio fratello. Mi ha sempre dato un sacco di guai e continua a darmeli visto che continuano a perquisirmi. Mi sento perseguitato, oltretutto non mi hanno mai trovato grandi quantità di droga, tantomeno armi. L'ultima volta mi hanno sequestrato tre grammi di cocaina, ma erano anche meno e mi sono persino stati restituiti i soldi. Due anni fa mi è stata sequestrata l'officina per ricettazione, ma ancora non capisco perché. Sto pagando ancora le conseguenze di questo e non è stato facile risollevarmi, pago ancora i miei debiti con i clienti. Per fortuna ho trovato qualcuno che mi ha dato fiducia e mi permette di lavorare onestamente».