E' stato respinto il ricorso dai giudici della Corte di Cassazione, presentato da Roberto Marangon, 55 anni di Latina, condannato in primo grado alla pena di cinque anni di reclusione per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. L'uomo era stato arrestato dai carabinieri delle stazioni di Latina Scalo e Podgora nell'ambito di una mirata attività ed era stato sorpreso con un ingente quantità di stupefacenti: in una serra per gli ortaggi c'erano 78 piante di marijuana alte tra i due e i tre metri.
E poi in un baule erano stati trovati cinque chili di droga essiccati e due chili e mezzo piante in fase di essiccazione. In sede di interrogatorio, Marangon aveva sostenuto che staccava una foglia e poi la faceva essiccare e che il consumo era esclusivamente personale: una versione confermata anche in fase di dibattimento quando aveva rilasciato spontanee dichiarazioni al Tribunale. La settima sezione penale della Cassazione, presidente Francesco Maria Ciampi, alla fine ha respinto il ricorso presentato dall'imputato. La sentenza nei confronti dell'uomo era stata emessa dal Tribunale di Latina nel febbraio del 2019 e il collegio penale presieduto dal giudice Gian Luca Soana, aveva accolto la prospettaizone del pubblico ministero Giuseppe Bontempo. Durante l'operazione dei carabinieri erano state trovate anche delle armi.