Si erano conosciuti alla Caritas di Latina, lei aveva 18 anni ed era andata via di casa a quanto pare per una forte incomprensione in famiglia. E lui, S.C., queste le sue iniziali, 41anni, residente a Latina, una volta che l'aveva vista si era fatto avanti offrendo ospitalità e proponendo alla ragazza una attività come collaboratrice domestica.
«Vieni a stare da me, a casa mia» le ha detto. E lei ha accettato ma non è andata come immaginava. Qualche giorno dopo è successo qualcosa che ha compromesso per sempre il rapporto: ha riferito di essersi imbattuta in un incubo: di essere stata palpeggiata nelle parti intime e che lui ha cercato di avere un rapporto sessuale anche se lei non voleva. L'episodio è avvenuto l'undici settembre del 2018 a Latina.
In base alla denuncia presentata dalla parte offesa ai carabinieri, un mese dopo i fatti, il 41enne ha cercato di approfittare della giovane anche tentando di baciarla e soltanto la minaccia di chiamare la forze dell'ordine - sempre secondo quanto sostenuto dalla vittima - ha fatto desistere l'imputato.
La ragazza aveva cercato di rimuovere questo episodio molto traumatico, fino a quando alcune settimane dopo i fatti il giovane l'avrebbe ricercata. A quel punto ha deciso di andare a denunciare.
Una volta che la vittima di questa vicenda ha chiesto l'esercizio dell'azione penale raccontando gli abusi sessuali subiti, la Procura e il pm Simona Gentile hanno aperto un fascicolo dove il 41enne è stato indagato a piede libero con l'accusa di violenza sessuale. Dopo che è stata chiusa l'inchiesta è stata fissata l'udienza preliminare davanti al giudice Mario La Rosa. Tra gli elementi che erano stati raccolti, anche la deposizione di una donna di 60 anni.