La Procura ha disposto la citazione diretta a giudizio per il reato di violenza privata per gli episodi che hanno visto come vittima una ragazza che sognava di diventare una top gun. Sono due le inchieste per questi fatti: una che a breve sarà discussa davanti al gup del Tribunale Militare e l'altra invece che è davanti alla magistratura ordinaria.
Sono otto i militari che compariranno davanti al giudice monocratico del Tribunale di Latina all'epoca dei fatti erano allievi ufficiali al Comani di Latina. Al centro della vicenda c'è Giulia Jasmine Schiff, 22 anni, originaria della provincia di Venezia e che partecipava al corso numero 124 Allievi ufficiali piloti di complemento. Secondo quanto ipotizzato il 7 aprile del 2018, la ragazza è stata presa di mira da altri militari ed è stata lanciata nella piscina del pinguino in occasione del rito di iniziazione.
Tra pochi giorni per questo episodio, il prossimo 11 dicembre, sarà celebrato il processo davanti al giudice del Tribunale Militare di Roma Francesca Frattarolo e la parte offesa, assistita dall'avvocato Strampelli ha intenzione di costituirsi parte civile.

Gli otto indagati sono residenti tra le province di Frosinone, Roma e poi Lecce, Brescia e Bergamo, tra loro c'è anche una donna, indagata per gli stessi reati.
Nel capo d'accusa si spiega che gli indagati «sollevavano da terra e trasportavano in posizione orizzontale, con il volto rivolto verso il basso, la sergente allievo ufficiale Giulia Jasmine Schiff e, tenendola ferma per le gambe e le braccia, con dei fustelli di legno le infliggevano violenti colpi sul fondoschiena; quindi le facevano urtare la testa contro la semiala in mostra statica posta in prossimità di una piscina dove, infine, la gettavano».