Non bastano il Covid, le mascherine, le distanze a rendere critica la gestione delle scuole in questo periodo. Se alle nuove criticità obbligate da norme anti pandemia e quarantene aggiungiamo le vecchie, quelle legate a scarse manutenzioni, lavori in ritardo e disagi quotidiani con i quali si finisce per convivere, possiamo toccare con mano lo stato di sofferenza in alcune comunità scolastiche. Ecco allora che fatti di cronaca ordinaria diventano straordinaria coperti da anni di burocrazia, rimpalli di responsabilità e carenze economiche.

Emblematica è la vicenda che interessa l'istituto di Borgo Faiti dove da tempo, all'ingresso dei plessi che ospitano la scuola primaria «Appio Claudio» e la media «Falcone e Borsellino e i ragazzi delle scorte» si creano allagamenti importanti che rendono difficile il transito di famiglie e docenti la mattina e all'uscita da scuola. I genitori, attraverso i rappresentanti di istituto segnalano da tempo i problemi del plesso tra i quali il disagio degli allagamenti dovuta probabilmente ad un mix di fattori come la pendenza del piazzale e l'otturamento delle caditoie. La mattina e dopo una notte di pioggia intensa come ne sono accadute in questi giorni, senza stivali di gomma a scuola non si può entrare a meno che non si voglia immergere piedi e scarpe completamente nell'acqua. Una problematica che diventa particolarmente fastidiosa laddove, in assenza di pedane o strutture rialzate all'ingresso dell'istituto, i bambini entrano in classe già fradici e con le scarpe zuppe.

Già a novembre il fatto era stato segnalato dalla preside e dai genitori e il Comune aveva effettuato un sopralluogo. «Nei giorni scorsi abbiamo spronato il Comune e l'assessore competente a cercare una soluzione – spiegano i genitori – e ci hanno garantito che i servizi stanno valutando la scelta più opportuna. Ci hanno spiegato che un dosso rialzato, mentre da un lato favorirebbe l'attraversamento pedonale, potrebbe però, se fatto senza le dovute valutazioni, aggravare la situazione circa gli allagamenti, impedendo ancor di più il defluire dell'acqua».
I genitori non mollano la presa e chiedono di valutare lavori per realizzare un'opera, anche provvisoria, che permette il passaggio dei ragazzi.

L'assessore al decoro Emilio Ranieri, interpellato sulla questione, spiega che dopo la segnalazioni dei nuovi allagamenti nel piazzale ieri la ditta ha effettuato un nuovo sopralluogo scoprendo, dopo una accurata indagine, che il problema è quasi esclusivamente causato dalla completa occlusione delle caditoie, alcune ostruite da molto tempo. «Comprendiamo il disagio delle famiglie t - spiega Ranieri - ma assicuro che stiamo intervenendo e che faremo nuove indagini per capire se riusciamo a risolvere la vicenda con la sola disostruzione delle caditoie».