Quando il capotreno gli si è avvicinato per capire come mai quell'uomo con le cuffiette nell'orecchio e gli occhiali non fosse sceso, e apparisse immobile, forse pensava che stesse dormendo. Capita che un qualche passeggero salti la fermata per un colpo di sonno.


Quando lo ha chiamato e lo ha anche smosso, ha capito però che la situazione era decisamente grave.
Francesco Musa, 40enne di Cori, è morto così, seduto sul proprio sedile del treno. Lo ha colto un malore fatale. Sono stati allertati sia il personale del 118 che la Polfer. All'arrivo dei soccorsi però, per il giovane uomo originario di Cori non c'era più nulla da fare.

La notizia ha fatto il giro del paese nelle ore successive. La famiglia di Francesco è molto conosciuta e apprezzata. In tanti hanno voluto far sentire loro la propria vicinanza e il proprio dolore.

Lo stesso primo cittadino, Mauro de Lillis ha pubblicato questo messaggio carico di dolore sulla propria pagina Facebook: «Non doveva finire così, non così e così presto. Oggi Cori è meno bello. Francesco è andato su in cielo e con lui ha portato la sua bellezza. Sin da ragazzi, anche se aveva qualche anno in meno, il giro di amici era quello e di lui ciò che ci colpiva, con un po' di invidia, era la sua bellezza. Mi lega a lui suo fratello Daniele, a cui voglio troppo bene. A te Daniele, a papà Giorgio e mamma Anna un forte abbraccio da tutti noi».
Adesso la comunità attende di sapere la data dei funerali, bisognerà però attendere che l'autorità giudiziaria, che stava disponendo l'esame da parte del medico legale per accertare l'esatta causa del decesso improvviso, riconsegni la salma alla famiglia.