Ora non ci sono più scuse: nel mondo dell'edilizia, d'ora in poi, si opererà in maniera estremamente trasparente e per il lavoro nero e la concorrenza sleale le ore sono contate. È questo l'effetto che avrà, su tutto il territorio provinciale, il primo in Italia a sperimentare la novità, l'accordo firmato ieri mattina in Prefettura tra il Prefetto Maurizio Falco, il Questore Michele Spina, il Comandante dei Carabinieri Lorenzo D'Aloia, il Comandante della Guardia di Finanza Giovanni Marchetti e le parti sociali, rappresentati dall'Ance presieduta da Pierantonio Palluzzi, la Cassa Edile diretta da Simone Vaudo e i segretari Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, rappresentati dai rispettivi segretari Alessio Faustini, Paolo Masciarelli e Massimo Purificato.

Un'intesa importante quella coordinata da Ance Latina e Prefettura, che mette in campo uno strumento dedicato proprio alla lotta all'illegalità nel settore edile, da sempre tra i più attenzionati. Per raggiungere questo ambizioso risultato, ci sono due elementi principali. Il primo riguarda il Badge di Cantiere, strumento attivo già da circa un anno e mezzo in via sperimentale, che permette di monitorare da remoto quanti sono i lavoratori impiegati in uno specifico sito, se regolarmente assunti con contratto congruo alla mansione svolta, se idonei dal punto di vista della formazione e sanitario. Il Badge di Cantiere è attualmente applicabile su base volontaria (delle imprese), e rappresenta uno strumento fondamentale a fine di ottenere la grande incentivazione messa in campo dalla Cassa Edile.

Importante il passaggio sulla base volontaria: come spiegato dal presidente di Ance Latina Palluzzi, «è necessario che le imprese partecipino attivamente a questo sistema, non vanno obbligate. Il nostro obiettivo è quello di coinvolgere tutti i soggetti del territorio, i quali dovranno attuare il contratto da noi proposto attraverso un sistema di incentivazione che, si prevede, nei prossimi 12 mesi porterà almeno il 50% delle imprese ad aderire all'iniziativa. Se ci riusciremo, daremo vita ad un caso unico in Italia, ad un modello da esportare».

E se qualcuno non accettasse? La risposta è semplice: come spiegato dal Prefetto Maurizio Falco, il Badge di Cantiere funziona come una "whitelist", e in questo caso «chi aderisce - spiega il rappresentante del Governo - accetta di mettersi nelle condizioni di essere controllato, mentre chi non aderisce fa una scelta inattesa, ossia di non stare dalla parte di chi vuole essere trasparente».

Questa attività si inserirà in un procedimento virtuoso che permetterà l'attivazione del secondo dei due strumenti prima anticipati: i dati relativi all'apertura di nuovi cantieri, pubblici e privati, confluiranno in un unico database, il cosiddetto Osservatorio dei Cantieri istituito presso la Cassa Edile della provincia, che sarà a disposizione delle Forze dell'Ordine, le quali potranno monitorare le condizioni di lavoro in tutte le imprese che hanno accettato di rientrare nell'accordo.

Gli strumenti per garantire la legalità nel settore edile in provincia di Latina ci sono tutti. Adesso, bisogna solamente attuarli.
Ed è proprio su questo punto che focalizza l'attenzione Simone Vaudo, direttore generale della Cassa Edile e direttore generale dell'Ance e dell'Esel-Ecpt (presieduto da Georgia Pinna), che lancia l'appello alle istituzioni: «Auspichiamo che tutte le stazioni appaltanti del territorio recepiscano questo protocollo», spiega il direttore. La richiesta è semplice: fare in modo che nei bandi di gara il Badge di Cantiere venga riconosciuto quale strumento utile all'ottenimento di un maggiore punteggio per tutte le aziende che hanno aderito all'iniziativa.

«La Cassa Edile è ente attuatore della volontà delle realtà sociali che qui sono ben rappresentate - ha dichiarato Vaudo nel suo intervento, ieri in Prefettura - Introduciamo per la prima volta in un contratto provinciale di categoria, il Badge di Cantiere. Ne parliamo già da diverso tempo e adesso siamo ufficialmente in corsa. Si tratta di un importante strumento di monitoraggio di tutta la manodopera impiegata nei cantieri edili, sia pubblici che privati. Il mondo che rappresentiamo è un mondo che consta di 2.000 imprese e 8.000 lavoratori regolarmente iscritti in Cassa Edile. Parliamo del mercato regolare, del mercato legale, e vogliamo combattere tutto quel lavoro nero e sommerso che gira intorno ad un settore che è sempre stato visto come particolarmente delicato».

L'Osservatorio nasce quindi dalla volontà delle parti sociali e che poi è stato recepito dal presidente e dal vice presidente della Cassa Edile, rispettivamente Riccardo Cerilli e Salvatore Pastore, strumento che permetterà alle forze di polizia di accedere e verificare tutti i cantieri privati e pubblici insistenti sul territorio.

«Parliamo di notifiche preliminari, che la Cassa Edile può ricevere in quanto ente titolato, come disposto dalla legge 215 del 2021, così come Ispettorato del Lavoro e Asl - prosegue Vaudo - e di conseguenza abbiamo la flessibilità di lavorarle e inserirle in questo Osservatorio che viene messo a disposizione delle Forze dell'Ordine, delle organizzazioni sindacali e di qualsiasi altro ente ed istituzione pubblica che volesse farne accesso».

Infine, l'invito alle stazioni appaltanti: «Vengano inserite delle clausole nei bandi di gara, prevedendo il Badge di Cantiere e l'applicazione del contratto edile in tutti gli affidamenti pubblici e privati. Auspichiamo che questo protocollo possa essere divulgato al fine del relativo recepimento».