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L'intervento

Ancora tensione su Abc, Forza Italia: «Se vogliono cacciarci, lo dicano»

Coriddi e Cardillo a gamba tesa sul progetto: «Proposta inconsistente. Sia chiaro che non si gioca a rimpalli politici sulle spalle dei cittadini»

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Era prevedibile una reazione politica di Forza Italia alle parole del capogruppo di Noi moderati Maurizio Galardo sul futuro dei rifiuti e su Abc, ed è arrivata. Mentre in commissione Ambiente si discute del nuovo progetto, e ieri si svolgeva l’ennesima seduta alla presenza del direttore generale Antonello Malucelli , gli azzurri non lasciano passare le ultime dichiarazioni (di una lunga serie) che arrivano dal partito che esprime l’assessore all’ambiente Addonizio. Il capogruppo di Noi Moderati, Maurizio Galardo, aveva infatti criticato apertamente Forza Italia per l’atteggiamento dilatorio sull’approvazione del nuovo progetto di Abc, spiegando che la loro posizione era per l'autoliquidazione e li aveva accusati di aver perso tempo in questi due anni.
La replica arriva dal coordinatore comunale di Forza Italia Latina, Stefano Cardillo e il capogruppo in consiglio comunale, Giuseppe Coriddi che denunciano una campagna di attacchi scomposti e ipotizzano che dietro le pressioni ci sia l'intenzione politica di estrometterli dalla maggioranza: «Se intendono cacciarci, basta dirlo», dichiarano in modo netto.
Le dichiarazioni
 «Estemporanee, non corrispondenti alla realtà e travianti. Possiamo solo definire in questo modo le parole utilizzate dal capogruppo di Noi Moderati in consiglio comunale a Latina, Maurizio Galardo, in merito alla vicenda ABC – spiegano i due azzurri - in un momento in cui i cittadini chiedono e meritano massima chiarezza sulla gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, in cui la città è sempre più sporca e chi governa la città ha il dovere di assumersi la responsabilità di non commettere gli errori del passato, creare artatamente polemica è non solo inutile ma dannoso. In primis come Forza Italia non abbiamo mai parlato di auto liquidazione e i rappresentanti di Noi Moderati lo sanno e dovrebbero dirlo. Per Forza Italia, infatti, ad oggi il nome del soggetto che svolge il servizio, che si chiami Abc, un privato o una multiservizi, non interessa. Non spetta a noi, tra l’altro, decidere se una società debba andare in liquidazione o meno. Sono decisioni che si possono assumere solo e soltanto quando gli uffici tecnici stabiliranno se ABC ha i numeri per poter andare avanti. Per questo vogliamo vedere il piano finanziario di ABC e conoscerne nel dettaglio i bilanci». Gli azzurri spiegano che la governance della società non ha mai destato il loro interesse da sempre concentrato su tre fattori: la tutela dei lavoratori che hanno il diritto di svolgere con dignità la propria mansione, il progetto che deve mirare a mantenere decoro e pulizia nella città, la continuità e qualità del servizio nel lungo termine. «Galardo ci accusa di rinviare l’approvazione di un piano pronto da dicembre. Spiegasse con gli altri alleati perché tanta fretta quando l’attuazione del progetto deve perentoriamente essere approvata entro il 31 ottobre considerato che non c’è nessuna scadenza imposta dalla normativa». Un passaggio delicato c’è anche su Abc quando Cardillo e Coriddi spiegano: «Ci domandiamo, se il piano è pronto da dieci mesi, perché è stato sottoposto al vaglio della maggioranza solo i primi di ottobre, e non prima, consentendo di apportare correttivi. Abbiamo chiesto se ABC è in grado di garantire l’operatività del piano. Non è dato sapere se sia così. Il che rafforza la nostra convinzione che se non ci sarà una forte discontinuità con la gestione presente, non sarà così». Dubbi anche sui costi. “Il piano che ci è stato presentato un paio di settimane fa – spiegano - costerebbe all’amministrazione comunale di Latina, quindi ai cittadini, 24 milioni e 700 mila euro rispetto ai 23.800 di oggi, con un incremento pari a circa 900mila euro. Un importo non reale né realistico. Il tutto frutto di una sorta di gioco delle tre carte con cui il costo di servizi per l’igiene urbana a regime passa da 17 a 20 milioni e 600 mila euro annui mentre il costo di gestione dei rifiuti, quindi il conferimento, passa da 6 milioni 800 mila euro a 4 milioni e 100 mila euro, il tutto calcolato su una soglia minima di raccolta differenziata del 70%. Considerato che oggi il Comune di Latina è circa al 52%, per arrivare a tale percentuale servirebbe un servizio eccellente ed almeno due/tre anni di tempo per metterlo a terra”. Per gli azzurri si tratta di «semplici passaggi che dimostrano l’inconsistenza della proposta effettuata sia sotto il profilo economico che logistico e che potrebbe comportare un innalzamento dei costi pari a quasi 100€ l’anno a famiglia nella bolletta della Tari. Galardo afferma che Latina è sporca perché Forza Italia ha perso tempo. Dimentica probabilmente che a gestire il settore è un assessore che è in quota a Noi Moderati, il suo stesso partito. Persona capace e che sicuramente potrebbe sciogliere molti dei dubbi che il capogruppo ha palesato». Conclude: «In questi anni ci siamo sempre posti in modo propositivo e cercando il dialogo. L’unica cosa che abbiamo ricevuto è stato un muro fatto di attacchi scomposti e denigratori che, evidentemente, puntano a ben altro che a concentrare la discussione sulla gestione dei rifiuti. Se intendono cacciarci dalla maggioranza basta dirlo. Sia chiaro una volta per tutte che sulle spalle dei cittadini non si gioca a rimpalli politici. Forza Italia a questo gioco non ci sta e non ci starà mai”. Una polemica forte, che evidenzia il crescente clima di conflitto interno e rischia di mettere seriamente in discussione la tenuta della coalizione.

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